Roma, 3 mag. (askanews) – In attesa dell’uscita del nuovo disco “Ballate per uomini e bestie” che verrà pubblicato il 17 maggio daLa Cùpa/Warner Music, Vinicio Capossela è in partenza per un mini tour dal titolo “Ballate per poveri Cristi”, un viaggio folk tra Italia e America appesi alle corde di un trio di chitarre e pianoforte, sulle rotte dei “poveri cristi” che hanno passato le frontiere tra mondo rurale e città, tra uomo e animale, tra vivi e morti.Capossela sarà il 4 maggio alla Georgetown University di Washington per un incontro con Francesco Ciabattoni, professore associato di letteratura italiana che, nella sua carriera si è particolarmente interessato della relazione tra musica e letteratura. Sarà poi in concerto, con “Ballate per poveri Cristi”, il 5 maggio al Kennedy Center di Washington (Millenium Stage), il 7 al Cliff Bell’s Clubdi Detroit e il 10 al Cervantes Institute di Chicago. Capossela sarà accompagnato da Alessandro Asso Stefana e Victor Herrero.Sono storie di “poveri cristi” quelle che Vinicio Capossela, accompagnato dai suoi musicisti, presenterà dal vivo. Parte dei brani presentati sono tratti da “Canzoni della cupa” progetto discografico del 2016 che si ispira e reinterpreta il meglio della musica folklorica italiana, con particolare riferimento all’opera di Matteo Salvatore, e ruota intorno a miti, leggende e storie della società contadina. Storie che affondano le proprie radici nel meridione italiano ma che ben rappresentano una tradizione popolare più universale, quella della civiltà della terra.Accanto ai personaggi di “Canzoni della cupa” faranno capolino “poveri cristi” di tutt’altra natura, protagonisti della ricchissima discografia di Capossela, come i naufraghi di “Santissima dei Naufragati”, brano ispirato a “La ballata del vecchio marinaio” di Samuel Taylor Coleridge (dall’album “Ovunque proteggi”), l’Ulisse di “Dimmi Tiresia” e il cantore greco di “Aedo” (dal disco “Marinai, profeti e balene”). Chiudono il cerchio “Il povero Cristo” e un altro brano inedito, entrambe le canzoni tratte da “Ballate per uomini e bestie”, il nuovo lavoro di prossima pubblicazione.L’invito statunitense a Capossela da parte del John F. Kennedy Center for Performing Arts, dell’Istituto Italiano di Cultura a Washington, del Consolato di e dell’Istituto Italiano di Cultura a Chicago giunge a conferma della particolare attenzione che il cantautore ha sempre prestato tanto al suono e al significato della parola scritta, che fosse quella dei grandi maestri della letteratura anglosassone come Herman Melville (“Moby Dick”), dei miti della beat generation come Jack Kerouac (“Sulla strada”), dei cantori della comunità rurale come Sherwood Anderson (“I racconti dell’Ohio”), che al suono della frontiera, gettando i ponti per importanti collaborazioni discografiche con musicisti del calibro dei Los Lobos, Flaco Jimenez, Calexico, Howe Gelb (ospiti dei suoi precedenti lavori “Da solo” e “Canzoni della Cupa”), senza dimenticare naturalmente il chitarrista Marc Ribot, da tempo presenza fissa all’interno dei suoi album di studio.
Capossela porta in America le sue “Ballate per poveri Cristi”
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By Redazione
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