Pubblicato il: 12/03/2019 17:01
Ama la danza Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa della collezioni haute couture della maison Dior. Per il suo ultimo défilé all’Ippodromo di Longchamps ha chiesto la collaborazione della coreografa e danzatrice di origine israeliana, Sharon Eyal. Ama il Teatro dell’Opera di Roma (lei romanissima, classe 1964) e ritorna per la seconda volta a firmare i costumi per uno spettacolo (questa volta di balletto, per la serata dedicata a Philip Glass), dopo il successo della ‘Traviata’ firmata da Sofia Coppola quando con Pierpaolo Piccioli era alla guida di Valentino.
Debutto della ‘Serata Philip Glass’ al Teatro dell’Opera di Roma, il 29 marzo, con repliche sino 2 aprile. Il Trittico (in scena il corpo di ballo, i solisti e i primi ballerini del Costanzi) è composto da opere di Benjamin Millepied (‘Hearts & Arrows’), Jerome Robbins (‘Glass pieces’) accanto alla creazione di Sébastien Bertaud (‘Nuit Blanche’) che vedrà in scena Eleonora Abbagnato, étoile di Palais Garnier e direttrice del corpo di ballo capitolino accanto a Friedemann Vogel, stella dello Stuttgart Ballet.
In un periodo non facile nei rapporti tra la Francia e l’Italia le due illustri ‘italiennes’ non hanno dubbi a sottolineare quanto la cultura possa agevolare il dialogo, la comprensione reciproca, la collaborazione. ”Sono romana e ritorno spesso in Italia, ma mia figlia vive e lavora a Londra – ha commentato Maria Grazia Chiuri- Mi sento semplicemente europea. In molti vivono nel vecchio continente. A volte stento a capire quello che oggi sta accadendo – ha aggiunto – A mio avviso bisognerebbe semplicemente cambiare mentalità”.
”Devo tutto alla Francia – è intervenuta Eleonora Abbagnato - Sono ritornata in Italia per portare la grande danza al Costanzi. Da italiani ci rattrista quello che sta accadendo tra il nostro Paese e la Francia. Ci sono legami forti e antichi tra di noi”. Entusiasta il sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Carlo Fuortes, per questa nuova parternship con l’Alta moda. ”Ma soprattutto – ha precisato – continua la collaborazione con una delle più grandi creative, Maria Grazia Chiuri. In fondo molte cose legano la moda alla danza. Lo straordinario ‘savoir faire’, le antiche tradizioni, eccellenze che parlano la stessa lingua come la nostra sartoria così simile a un atelier haute couture”.
”Maria Grazie Chiuri è da alcuni giorni a Roma. Ha già visto alcune prove – ha ricordato Eleonora Abbagnato – Siamo tutti molto emozionati, uniti, carichi. La nostra energia è qualcosa che si trasmette, è palpabile. ‘Nuit Blanche’ sarà bellissimo, sarà un successo. Raramente sbaglio”, ha commentato sorridendo la direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma.
Nel corso dell’incontro che si è svolto con i giornalisti la direttrice creativa della maison Dior ha anticipato i segreti di alcuni costumi. ”Un omaggio a Christian Dior, ad uno dei suoi abiti iconici, ‘Miss Dior’, che ho reinterpretato in chiave funzionale e più contemporanea con materiali ‘elastici’ che ben si adattano al balletto. Non più le strutture rigide degli anni ’50 ma fiori e corolle in tulle, leggerissimi. Perché la leggerezza – ha ricordato – fa parte della mia italianità. Amo le sfide, rimettermi in gioco. Con la danza, il teatro – ha confessato ancora – Sperimentare nuovi progetti fa parte della storia della maison, è nel dna del brand. Sono consapevole e rispetto la tradizione – ha concluso- ma anche la moda deve poter parlare un linguaggio contemporaneo”.
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