Pubblicato il: 03/04/2020 13:24
Ci sono quasi 6 milioni di spettatori in più davanti alla televisione da quando l’Italia è costretta in casa per le misure di prevenzione legate alla pandemia da coronavirus. Non solo: ci sono più giovani davanti allo schermo di giorno; a dominare sono ancora le reti generaliste ma crescono le minori; si registra un boom dell’informazione, soprattutto di quella regionale; il Papa è il numero uno negli ascolti; gli italiani usano di più la tv via Internet; i programmi in replica, in alcuni casi, vanno meglio delle nuove puntate. È quanto emerge da un’inchiesta condotta dal settimanale ‘Tv Sorrisi e Canzoni’ sulla tv al tempo del virus, che ha preso in esame i consumi televisivi del mese di marzo.
Secondo l’analisi di Sorrisi – in anteprima oggi su Sorrisi.com e nel numero in edicola da martedì 7 aprile – realizzata con l’aiuto degli esperti analisti di Studio Frasi, l’emergenza sanitaria ha cambiato in modo radicale le abitudini degli italiani, tutti costretti a stare in casa, dove spesso la tv è l’unica compagnia.
Ci sono quasi 6 milioni di spettatori in più. TV Sorrisi e Canzoni ha confrontato il numero dei telespettatori nei giorni compresi tra l’8 e il 30 marzo 2020 con il periodo equivalente del 2019 e la differenza numerica è particolarmente significativa. Nella fascia di prima serata (tra le 20.30 e le 22.30) ci sono 5,7 milioni di spettatori in più: ogni sera sono ben 30,8 milioni gli italiani sintonizzati su un canale televisivo. Considerando la giornata intera, lo scarto è ancora più alto: davanti alla tv c’è una media di oltre 4 milioni di italiani in più, restando accesa 103 minuti in più del “normale” (in media 5 ore e 46 minuti).
Più giovani davanti allo schermo di giorno. Secondo l’inchiesta di Sorrisi questa trasformazione del pubblico riguarda tutte le fasce di età, ma è più clamorosa tra i giovani, a causa della chiusura delle scuole. I più piccoli, dai 4 ai 14 anni, dormono di più, quindi guardano meno la tv la mattina presto. La tendenza si inverte dalle 9 alle 15, quando raddoppia il tempo di permanenza davanti allo schermo di bambini e ragazzini. Per chi ha tra 25 e 64 anni, e di solito sarebbe al lavoro, l’uso del televisore aumenta di oltre l’80% durante la mattina.
Dominano le generaliste ma crescono le minori. Come analizzato dal settimanale, tutti i canali sono cresciuti negli ascolti. Ma qualcuno più degli altri. Le tv generaliste confermano il primato e in prima serata raccolgono quasi due terzi degli spettatori. Ma non sono i canali “tradizionali” a crescere maggiormente, bensì l’insieme delle altre reti gratuite. Raiuno resta il primo canale nazionale, seguito da Canale 5. Ma rispetto al periodo precedente l’emergenza sanitaria i canali che hanno segnato una maggior crescita sono La7 nella giornata intera e Italia 1 in prima serata. Merito della saga di “Harry Potter”, che ha incollato allo schermo più di 300 mila adolescenti (14-19 anni), un dato paragonabile all’ultimo Festival di Sanremo. Tra i canali “nativi digitali” (cioè dopo il tasto 7 del telecomando) il più visto rimane Tv8 ma quelli che sono più cresciuti sono Rai News24 nel giorno intero e Iris in prima serata.
Il boom dell’informazione regionale. Come emerge dall’inchiesta di Sorrisi, il notiziario più seguito continua a essere il Tg1 delle 20, proprio come in una situazione di “normalità”, ma i numeri sono ben diversi: oggi viene visto da 7,7 milioni di spettatori, cioè 2,3 milioni in più rispetto allo scorso anno. Sono aumentati di circa due milioni anche gli spettatori del Tg5 e quelli del TgR di Raitre. Quest’ultimo, però, fa segnare la crescita più importante, mostrando l’attenzione che in questo momento le persone hanno con le notizie riguardanti il proprio territorio.
Aumenta l’interesse per le news. Secondo Sorrisi, tra i generi televisivi, quasi tutti in crescita, è proprio l’informazione ad avere aumentato maggiormente il suo peso, con una media di 36 ore in più al giorno dedicate alle notizie, e anche gli ascolti. Ma anche la fiction ha visto un incremento di popolarità in questo periodo. Il genere che ha pagato di più l’emergenza è, ovviamente, lo sport, quasi del tutto sparito dal palinsesto.
Il Papa è il numero uno degli ascolti. Dall’inchiesta di Tv Sorrisi e Canzoni risulta che in queste settimane di emergenza c’è stato un boom delle trasmissioni religiose, iniziato il 19 marzo con il Rosario trasmesso da Tv2000: un canale che raramente appare tra i più visti del giorno ha ottenuto 4,2 milioni di spettatori, battuto soltanto da “Don Matteo”. La conferma è arrivata poi il 27 marzo con la benedizione urbi et orbi di Papa Francesco: trasmessa da Raiuno e Tv2000 è stata vista da più di 11 milioni di spettatori, il programma più visto in assoluto del mese di marzo. La messa delle 7 del mattino, in onda su Tv2000 e (dal 25 marzo) anche da Raiuno, viene vista da un milione e mezzo di persone.
Le repliche fanno invertire le tendenze. Uno dei casi più interessanti osservati da Sorrisi è l’inversione di tendenza nella fascia preserale: nonostante sia “Avanti un altro!” sia “L’eredità” mandino in onda delle repliche, è il programma di Canale 5 con Paolo Bonolis ad averne beneficiato, superando Raiuno a più riprese (arrivando a un milione e mezzo di spettatori in più).
Gli italiani usano di più la tv via Internet. Secondo Sorrisi, anche se non conosciamo i dati dei servizi in streaming, perché piattaforme come Netflix e Prime Video non pubblicano quasi mai gli “ascolti”, sappiamo però che nel periodo dell’emergenza ci sono stati 900 milioni di clic sui siti dei principali canali italiani che hanno una piattaforma web: Rai, Mediaset, La7, Sky e Discovery. Tra l’8 e il 30 marzo gli italiani hanno accumulato 56 milioni di ore sulla tv via Internet, con un incremento di circa un milione sul periodo precedente. Chi ne ha guadagnato? Ancora una volta, i canali di news (Sky Tg24 e Rai News24) che hanno raddoppiato il loro ascolto via Internet.
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