Pubblicato il: 03/04/2020 15:45
(di Pippo Orlando) – “Ottimisticamente prevediamo che si possa riaprire dopo l’estate, quindi con i collaboratori stiamo preparando un piano che prevede una grande stagione da settembre 2020 a dicembre 2021, nella quale recuperiamo anche i titoli d’opera e i concerti non fatti. Se le cose dovessero andare diversamente, siamo pronti a rimodulare tutto”. Lo dice in conversando con l’Adnkronos Massimo Biscardi, sovrintendente del Teatro Petruzzelli di Bari, che come tutte le fondazioni liriche italiane sta vivendo un momento difficile per via delle misure anti-coronavirus che hanno imposto la chiusura di tutti i teatri, sale da concerto e cinema in Italia.
“La nostra attività – spiega Biscardi – è fatta di persone che suonano insieme e si trova inevitabilmente a stretto contatto nella buca orchestrale. Ma anche i coristi e i danzatori hanno esigenze di lavoro che, diciamo, non ‘vanno d’accordo’ con il metro di distanza interpersonale imposto dalle misure di sicurezza antivirus. E anche le persone del pubblico sono vicine l’una all’altra”. Siccome da più parti si dice che finita l’emergenza, dovremo convivere con il virus, non è escluso che teatri, cinema e sale da concerto riaprano con regole che riducano l’affluenza di pubblico e prevedano un limite di riempimento delle sale. “Non credo che il pubblico a quelle condizioni verrebbe in teatro, non sarebbe rilassato”, dice Biscardi.
Da musicista (Biscardi è un eccellente pianista), il sovrintendente del Petruzzelli manifesta un’altra preoccupazione: “I musicisti sono come gli atleti, hanno bisogno di allenarsi con i loro strumenti. Stare fermi a casa può andare bene per un mese, ma non di più. Per questo – dice – l’estate andrebbe sfruttata per un periodo di esercizio, di studio, di preparazione. Un’attività che dovrebbe essere consentita, lasciando alle fondazioni liriche il compito di organizzare il tutto in sicurezza. E’ chiaro che i musicisti sono professionisti e sono sicuro che a casa si stanno allenando, ma l’orchestra è fatta di persone che devono studiare e suonare insieme, per questo non basta allenarsi da soli con il proprio strumento ma serve il pensiero comune sotto la guida di un direttore bravo. E’ questo a fare l’esecuzione musicale”.
Infine Biscardi confessa di trascorrere l’isolamento a casa leggendo la ‘Recherche’ di Marcel Proust: “Ho letto negli anni passati i primi quattro romanzi (‘Dalla parte di Swann’, ‘All’ombra delle fanciulle in fiore’, ‘I Guermantes’, ‘Sodoma e Gomorra’, ndr) ma, ogni volta che ho cominciato il quinto, ‘La prigioniera’, l’ho dovuto interrompere per esigenze di lavoro. Ricomincio a leggerlo, con la viva speranza che anche questa volta sia di buon auspicio…“.
Adnkronos.