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Coronavirus, Bolle: “Arte antidoto potente, ma governo sostenga cultura”  

Coronavirus, Bolle: Arte antidoto potente, ma governo sostenga cultura

(Foto Ipa/Fotogramma)

“Oggi più che mai penso che l’arte possa, in qualche modo, riuscire a sconfiggere la paura o comunque alleviarla. A mio avviso è un antidoto potente. Spero possa esserci, però, il supporto delle istituzioni e del governo per un settore che è molto importante non solo dal punto di vista economico, ma anche culturale e artistico per il nostro Paese”. E’ quanto ha dichiarato all’Adnkronos la grande etoile internazionale Roberto Bolle, che stasera ritorna su Rai Uno, in prima serata, con ‘Bolle Show. Il Meglio di Danza con Me’.

Ed a proposito della pandemia che ha colpito il mondo, ha poi aggiunto Bolle: “L’arte ha un’energia e delle vibrazioni molto forti, pulite, luminose. Tutto quello che ci circonda, invece, oggi ha vibrazioni fatte di dolore, sofferenza e morte. Per contrastare tutto quello che quotidianamente viviamo, in cui siamo immersi, è importante avere dei momenti in cui ritrovare noi stessi, ma anche vivere in sintonia con l’arte, immergerci insomma – ha proseguito Bolle- nella sua bellezza, nella sua magia, nella sua poesia. Può fare veramente un gran bene. E in questo momento può essere più salutare, benefico per il corpo e lo spirito”.

Sembra che il coronavirus non ami la danza. Impedisce tutto quello che quotidianamente fanno i danzatori, dal training in sala agli spettacoli. Riuscirà Tersicore a sconfiggere il virus? “Spero proprio di si – ha risposto Roberto Bolle- Anzi sono convinto che alla fine riusciremo a vincere. Ci vorrà del tempo. Perchè la danza sembra agli antipodi del covid -19. Tutto quello che noi facciamo è quello che non si può fare o che ci viene sconsigliato di fare. Ci sono davanti a noi mesi in cui dobbiamo stare attenti, prendere tutte le precauzioni dovute- ha aggiunto- Non lo nascondo, saranno momenti molto difficili per la danza e per tutto lo spettacolo dal vivo. Ma ne usciremo”.

Salta intanto Milano, a giugno, ‘OnDance’ la manifestazione che aveva riunito nei luoghi della capitale lombarda il pubblico della danza e non solo. “Vedremo se riusciremo a fare qualcosa dopo l’estate, quali saranno le indicazioni o se saremo costretti a rimandare al 2021, come del resto sta già accadendo a molte manifestazioni – ha proseguito Bolle- A disposizione di tutti i danzatori, però, c’è il palinsesto online su ‘OnDance’ di lezioni gratuite aperte a più livelli. Dal classico al contemporaneo, dal charleston allo swing. Mi piacerebbe che questo progetto potesse continuare, che si trasformasse in un punto di riferimento per tutti. Ma aspetto comunque di ricominciare, vedremo quando sarà possibile ritrovarci. E sarà sicuramente una grande festa”.

E sul debutto alla Scala, al momento cancellato, di ‘Madina’, il balletto firmato da Mauro Bigonzetti, tratto dal libro di Emmanuelle de Villepin, ‘La ragazza che non voleva morire’, in cui Roberto Bolle doveva vestire i panni dell’implacabile e ribelle Kanzam, un terrorista, ha aggiunto la grande etoile: “Addio ai principi delle fiabe. In questo balletto che parla di morte, violenza, terrorismo e desiderio di riscatto, avrei dovuto vestire i panni del cattivo. Per l’occasione mi ero anche fatto crescere la barba. Non è stato facile, per me, immaginarmi e immedesimarmi in questo ruolo”.

“Difficile – ha proseguito Bolle- ma anche stimolante. Avevo accettato la sfida. Le prove, tra l’altro, stavano andando anche molto bene. Mi stavo impossessando del ruolo, non solo fisicamente. Spero che il progetto sia solo rimandato perché riunisce tante eccellenze artistiche e il tema è piuttosto inusuale per un balletto”.

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