Pubblicato il: 27/03/2020 18:30
di Ilaria Floris
“Lui dice che bisogna sostenere l’economia e mantenere i rubinetti aperti in maniera che i soldi non vengano a mancare e non far troppo conto sull’Europa. La diagnosi siamo capaci tutti di farla, è la cura che è più complicata. Lui è l’unico che forse la può mettere in atto”. A dirlo all’Adnkronos è Giancarlo Magalli, amico e compagno di scuola di Mario Draghi, che commenta così l’intervento dell’ex presidente della Bce sul Financial Times in cui parla di come affrontare la crisi derivata dall’emergenza Coronavirus.
“Come amico ne sono sempre stato orgoglioso, gli scrissi una lettera quando diventò governatore della Banca d’Italia -ricorda Magalli- e lui mi rispose scrivendomi con una lettera affettuosa. Poi non ci siamo mai visti, perché le nostre strade sono state molte diverse, ma l’amicizia come c’era all’epoca, è rimasta. Ed è subentrata anche la stima, visto quello che lui ha fatto e quello che è diventato”.
Il conduttore ha poi le idee chiare sul futuro dell’economista: “L’idea sarebbe quella di fare un governo di solidarietà nazionale e affidarlo a lui e vedere come se ne tira fuori. E poi lo fanno Presidente della Repubblica, mi ruba il posto, ma pazienza“, conclude scherzando Magalli.
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