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Danza: a Ravenna Balletto Yacobson in omaggio al fondatore  

A Ravenna Balletto Yacobson con un omaggio a padre fondatore

Il ‘Pas de Quatre’ interpretato dal Balletto Yacobson in cartellone al Teatro Alighieri di Ravenna il 16 e il 17 marzo

Serata di gala, il 16 e il 17 marzo, al Teatro Dante Alighieri di Ravenna per il Balletto Yacobson di San Pietroburgo con un omaggio al padre fondatore della storica compagnia di san Pietroburgo. ‘Miniature coreografiche’ firmate Petipa e Fokine, dal ‘Lago dei cigni’ alle ‘Sylphides’ passando per la ‘Bella addormentata’ fino alle creazioni di Yacobson, fondatore, nel 1969, della prima troupe di balletto sovietico disgiunta dall’opera e legata all’esclusiva creatività del proprio direttore-coreografo.

Come altri maestri d’epoca sovietica che operarono oltre la ‘cortina di ferro’, Leonid Yacobson è forse ancora poco noto e apprezzato in Occidente, a dispetto dell’assoluto e innovativo valore delle sue creazioni. Sperimentale tanto nello stile quanto nei soggetti, fra i nuovi temi esplorati la pittura e la poesia, il folklore e il quotidiano, Yacobson ha presentato 180 titoli (molti altri furono censurati) ed è stato in grado di interpretare lo spirito artistico del Novecento, dagli stilemi mutuati dal cabaret e dallo sport al superamento dei limiti del realismo socialista, affermando il formato della ‘miniatura’ come unico e squisitamente russo.

”Siamo orgogliosi del suo nome – ha spiegato spiega Andrian Fadeev, ex primo ballerino del Mariinskij, oggi alla guida del Balletto Yacobson – dopo che durante l’epoca sovietica era stato perseguitato come altri brillanti artisti. Per lui hanno felicemente danzato Maja Plisetskaja, Natal’ja Makarova, Alla Osipenko, Mikhail Baryshnikov. Oggi I ballerini del nostro teatro interpretano con infinito piacere le sue coreografie complesse, intellettuali, dense di contenuti -ha spiegato ancora- E sono certo che anche in Italia gli spettatori scopriranno quanto siano geniali ed eclettiche le composizioni di Leonid Yacobson”.

In programma accanto al pas de deux dal ‘Lago dei cigni’, estratti da ‘La bella addormentata’ nella versione di Jean-Guillaume Bart, dal ‘Don Chisciotte’ secondo Johan Kobborg, il pas de trois da ‘La fata delle bambole’ di Konstantin Sergeev e il romantico languore delle ‘Sylphides’ di Michel Fokine. Sono invece sei i lavori che celebrano l’eredità di Yacobson. Il pas de quatre su musica di Vincenzo Bellini, ‘Sextet’ su musica di Mozart, il ‘pas de deux’ sulle note di Rossini e il Valzer Viennese su quelle Strauss, a cui si aggiungono ‘Vestris’, creato su misura per Mikhail Baryshnikov in omaggio alla memoria del grande ballerino francese del ‘700 Gaetano Vestris, e il pas de deux ‘Innamorati’ sulle note di Semion Kagan.

La Stagione Danza si concluderà il 6 e 7 aprile con ‘Bach Project’ di Aterballetto. Un’importante tappa alla scoperta delle relazioni fra composizione classica e la sua ricreazione contemporanea, Con le musiche di Johann Sebastian Bach si confrontano infatti la coreografia Sarabande, un pezzo del 1960 firmato dal coreografo ceco Jiří Kylián, e ‘Domus Aurea’, creazione del giovane Diego Tortelli su scene di Massimo Uberti e musiche live.

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