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Danza: a Reggio Emilia V edizione della Piattaforma italiana  

A Reggio Emilia V edizione Piattaforma Nazionale della Danza

Un’immagine di ‘Wolf’, lo spettacolo di Hofesh Shechter per Aterballetto, tra le compagnie che parteciperanno alla V edizione della Piattaforma della Danza italiana che si svolgerà a Reggio Emilia dal 10 al 13 ottobre

Ventisette spettacoli, otto location, 1.450 ore di danza. Sono questi i numeri della V edizione della Nid- la nuova Piattaforma della danza italiana che si svolgerà dal 10 al 13 ottobre a Reggio Emilia, presentata oggi al Collegio Romano alla presenza, tra gli altri, del padrone di casa, il direttore generale dello Spettacolo dal vivo, Ninni Cutaia. Oltre 200 spettacoli candidati. La commissione giudicatrice ha scelto una rosa di 15 titoli all’interno di un programma che alternerà creatori, già affermati, ma in divenire (Marco D’Agostin, Michele di Stefano, Silvia Gribaudi e Simona Bertozzi, Salvo Lombardo, Daniele Ninarello) accanto ad illustri ‘glorie’ tersicoree (Balletto di Roma, Mauro Astolfi, Virgilio Sieni, Roberto Zappalà, Susanna Beltrami, la compagnia Abbondanza/Bertoni, Aterballetto).

Spettacoli e non solo nel capoluogo emiliano (Teatro Ariosto, Municipale Valli, Cavallerizza, Palazzo da Mosto, Chiostri di San Domenico, antica Fonderia). Incontri, tavole rotonde, focus tematici, con operatori italiani e stranieri, provenienti dalla Cina e dal Canada.

“Grazie alla Nid, agli ospiti che arriveranno da tutto il mondo, vogliamo favorire una sempre maggior diffusione delle compagnie italiane all’estero – ha dichiarato all’Adnkronos, Gigi Cristoforetti, direttore Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto – Uno dei temi fondamentali che sto affrontando è proprio quello legato ad una articolazione progettuale. Non più soltanto per Aterballetto, per esempio, i grandi spettacoli con tutta la compagnia, ma anche performance più piccole, ‘in dialogo’ con il teatro e con le arti visive. Abbiamo cercato di trasferire sulla Nid questo concetto di articolazione – ha aggiunto- che è un segmento di mercato, ma anche culturalmente importante per toccare pubblici differenti”.

Ed ha ancora precisato Gigi Cristoforetti : “non è semplice, oggi, in Italia mettere insieme il Ministero, la Regione e la città, complici di un’idea della cultura centrale, la cultura come motore di sviluppo. Tutto questo mi sembra politicamente insolito. ma noi ci siamo riusciti”. E sul cartellone della Piattaforma della Nuova Danza Italiana, ha ricordato che all’interno della commissione ci sono state discussioni piuttosto articolate. “Uno sguardo sulla giovane danza italiana – ha spiegato – accanto ad una attenzione suo valori storici. Un mix di equilibrio assoluto”.

Massimo Mezzetti, assessore alla Cultura e alle politiche giovanili della Regione Emilia Romagna ha spiegato: “la nostra Regione, negli ultimi anni, ha fatto forti investimenti sulla danza. Ci hanno permesso di far crescere diversi reti della danza, di sperimentare, di far ricerca. La piattaforma della danza italiana arriva, oggi, come coronamento di un lavoro svolto da anni. Vogliamo investire in futuro, come sta accadendo anche per il teatro, sulla contemporaneità. E’ il linguaggio del futuro, quello che può parlare alle nuove generazioni”.

Ed a proposito della scelta di Gigi Cristoforetti come direttore della Fondazione Nazionale Danza/Aterballetto, ha spiegato ancora l’assessore regionale: “Gigi ha ereditato una esperienza straordinaria, di oltre 40 anni, ma ci ha messo in più una capacità di creare connessioni internazionali, interdisciplinari, di unire linguaggi diversi che comunicano tra di loro, di costruire una rete nel territorio di Reggio Emilia e dell’Emilia Romagna in sinergia con altre esperienze. Ha saputo trasformare la Fondazione nel cuore pulsante, nel fulcro di tutto un sistema, che ruota intorno all’ unico Centro Nazionale di Danza totalmente a partecipazione pubblica”.

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