Eleonora Abbagnato protagonista al Comunale di Bologna del gala ‘Les Etoiles’ in cartellone il 4 e il 5 marzo.
Pubblicato il: 19/02/2020 20:00
Eleonora Abbagnato étoile tra ‘Les Étoiles’, gala cult a cura di Daniele Cipriani, in scena per la prima volta al Teatro Comunale Bologna il 4 e il 5 marzo (l’orchestra del Comunale sarà diretta, per l’occasione, da Paolo Paroni) con un programma pensato per lo storico spazio che inaugura la stagione di Danza 2020. Accanto alla stella di Palais Garnier e direttrice del corpo di ballo di Teatro dell’Opera di Roma in arrivo dalle capitali del balletto e dai maggiori teatri del mondo una parata di 11 straordinari danzatori.
Accanto a Eleonora Abbagnato danzeranno Sergio Bernal, Ashley Bouder, Zachary Catazaro, Dani Hernández, Liudmila Konovalova, Denis Rodkin, Eleonora Sevenard, Viengsay Valdés, Luis Valle, Young Gyu Choi, con l’aggiunta di una coppia di stelle ‘a sorpresa’, come è consuetudine per ‘Les Étoiles’, questa volta in arrivo dal Royal Ballet di Londra. Eleonora Abbagnato, che ritornerà a settembre con la prima assoluta di ‘Lucrezia Borgia firmata da Giuliano Peparini, si esibirà accanto a Zachary Catazaro, cresciuto al New York City Ballet di cui è stato principal dancer.
Di origini italiane, il danzatore statunitense si è affermato per la tecnica e lo stile cristallini, nonché per la bellezza tenebrosa dai tratti mediterranei. Catazaro accompagna la ballerina siciliana sul palcoscenico bolognese in uno dei passi a due più originali e conturbanti del repertorio contemporaneo, tratto dal balletto ‘Le Parc’ del franco-albanese Angelin Preljocaj. Non mancherà di emozionare il pubblico per la sensuale celebrazione dell’amore fisico tra i due protagonisti che si danno convegno sulle note dell’Adagio del Concerto per pianoforte n. 23 di Wolfgang Amadeus Mozart.
Eleonora Abbagnato porta inoltre a ‘Les Étoiles’ un altro brano, fiore all’occhiello del suo repertorio, ‘Black pas de deux’ tratto dal balletto ‘La Dama delle camelie’, capolavoro di John Neumeier su brani pianistici di Fryderyk Chopin, in un duo inedito e in esclusiva per il Teatro Comunale con un partner d’eccezione, il russo Denis Rodkin. Dal Teatro Bol’šoj di Mosca, tempio del balletto, Denis Rodkin torna a Bologna, dopo il successo della scorsa stagione nel programma ‘Amore’ di Svetlana Zakharova, per danzare anche insieme a Eleonora Sevenard, giovane ballerina in grande ascesa.
Virtuoso dallo slancio possente di tipica scuola moscovita, Rodkin è l’interprete ideale del grande repertorio del Bol’šoj. La ventunenne Sevenard, nota alle cronache per la sua discendenza dalla ‘ballerina dello zar’ Matil’da Kšesinskaja, unisce lo stile raffinato dell’Accademia Vaganova, dove si è diplomata, alla brillantezza tecnica del Balletto Bol’šoj con cui danza da tre stagioni.
Coppia anche nella vita, i due si presentano con il vivace pas de deux da ‘Don Chisciotte’ di Marius Petipa su musica di Ludwig Minkus, con cui hanno debuttato in coppia lo scorso autunno, e nello struggente passo a due da ‘Spartacus’ di Jurij Grigorovič su partitura di Aram Chačaturjan, con cui hanno avuto grande successo nell’ultima tournée del Bol’šoj alla Royal Opera House di Londra.
Attesi a Bologna anche la russa Liudmila Konovalova, formatasi alla Scuola di balletto del Teatro Bol’šoj di Mosca e oggi ballerina di punta del Wiener Staatsballett, il sudcoreano Young Gyu Choi, primo ballerino del Dutch National Ballet che incarna l’irresistibile ascesa della scuola orientale. Nel capoluogo emiliano danzeranno insieme per la prima volta nell’immancabile passo a due dal balletto di Marius Petipa ‘Le Corsaire’, dove esibiranno le prodezze tecniche ‘in volo e sulle punte’, secondo l’ormai noto slogan di ‘Les Étoiles’, su musica di Cesare Pugni.
Virtuosismi e sentimento si uniscono poi nel pas de deux tratto dal balletto ‘Esmeralda’. Una rarità amatissima dai ballettomani, ispirata al romanzo di Victor Hugo ‘Notre-Dame de Paris’, presentata qui nella versione di Marius Petipa sulle note del succitato Pugni. Divenuto ormai un portabandiera del gala cult diretto da Daniele Cipriani, non poteva mancare il madrileno Sergio Bernal, stella del Balletto Nazionale Spagnolo.
Beniamino delle platee per il suo flamenco contemporaneo, il carismatico bailador elettrizza gli spettatori fin dall’istante in cui appare in scena, con il costume firmato, per l’occasione, dal maestro dell’haute couture Roberto Capucci. In quest’occasione in un rovente zapateado di sua creazione, travolgente esempio di parossismo tecnico del flamenco accanto ad un brano di tutt’altra atmosfera, ‘Il Cigno’, rivisitazione moderna del celebre assolo ‘La morte del cigno’, su musica di Camille Saint-Saëns, creato per lui dal coreografo Ricardo Cue.
Con Ashley Bouder si attraversa l’Oceano per volare a New York, capitale del balletto neoclassico. Alla School of American Ballet la ballerina americana è cresciuta affermandosi come principal dancer di spicco del New York City Ballet, la compagnia fondata da George Balanchine. Un saggio del suo esemplare stile neoclassico Bouder lo dà nel celeberrimo ‘Tschaikovsky Pas de Deux’, come partner ritrova Zachary Catazaro. Bouder sfoggia le sue doti in esclusiva al Teatro Comunale in un passo a due tipico del repertorio russo-sovietico, ‘Diana e Atteone’, su coreografia di Agrippina Vaganova e musica di Riccardo Drigo. La accompagna in scena per la prima volta il cubano Luis Valle, specialista del genere.
Al Gala non manca infatti l’estro caraibico della grande scuola di balletto cubana, nata e fiorita sotto l’egida della leggendaria Alicia Alonso, recentemente scomparsa. Tra i suoi rappresentanti di grido c’è anche Luis Valle. Attualmente ‘premier danseur’ al Ballet Nice Méditerranée, il ballerino torna al Comunale, dopo l’exploit della scorsa stagione nel Trittico in ‘Three Preludes’ per esibirsi anche nell’acrobatico Assolo dell’Idolo d’oro tratto dal balletto esotico ‘La Bayadère’ di Marius Petipa su musica di Ludwig Minkus. La scia di stelle dall’isola caraibica risplende con altri due ballerini del Ballet Nacional de Cuba.
In scena al Comunale Viengsay Valdés, tra i fuoriclasse della sua generazione. Pupilla di Alicia Alonso, alla sua scomparsa ne ha preso il posto di ‘directora’ della compagnia de L’Avana. Dani Hernández, ‘primer bailarín’ di punta del Ballet Nacional de Cuba, unisce i tecnicismi caraibici all’eleganza del danseur noble. I due hanno scelto il passo a due di ‘Carmen’, balletto di Alberto Alonso su partitura di Rodion Ščedrin tratto dall’opera di Georges Bizet. ‘Les Etoiles’ bolognesi si chiudono in bellezza con una prima europea, ‘Double Bounce’, su coreografia di Peter Quanz, un passo a due del nuovo corso cubano che sposa tecnica classica e gusto moderno.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Adnkronos.