Un’immagine delle allievi della Scuola di Ballo della Scala di Milano nel Regno delle Ombre tratto da ‘Bayadère’ (foto Melissa Bonfanti)
Pubblicato il: 28/02/2019 20:55
Il 5 e il 7 marzo (ore 20) gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, con l’Orchestra dell’Accademia diretta da David Coleman, si esibiranno sul palcoscenico del Teatro alla Scala protagonisti del grande repertorio classico (‘Il Regno delle Ombre’ dalla ‘Bayadère’ di Marius Petipa) e in una creazione di William Forsythe, uno dei maggiori coreografi del nostro tempo, ‘In the Middle, Somewhat Elevated’ per la prima volta affidato a una scuola.
La serata si apre, dunque, con ‘Il Regno delle ombre’ firmato da uno dei maestri dei Teatri imperiali di San Pietroburgo, creato nel 1877 sulle musiche di Ludwig Minkus. Caposaldo del repertorio tardoromantico, in cui particolarmente vivo è il gusto per l’esotismo e il soprannaturale, il celebre atto bianco della ‘Bayadère’ richiede doti tecniche elevate alle 32 giovani ballerine, sin dall’entrata in scena quando sfilano su un piano inclinato in una difficile serie di arabesques.
A ricoprire il ruolo del principe Solor, che sogna di ritrovare nell’al di là l’amata Nikija, Daniele Bonelli, allievo del VII corso. La sfortunata baiadera è invece affidata all’interpretazione di Linda Giubelli che frequenta l’VIII corso. Le tre soliste delle variazioni sono Federica Azzone e Giordana Granata dell’VIII e Matilde Colombo del VII.
Seguirà ‘In the Middle, Somewhat Elevated’ di William Forsythe, coreografo statunitense che ha fatto della destrutturazione del balletto classico la sua audace cifra stilistica. La Scuola di Ballo nel 2011 aveva già interpretato ‘The Vertiginous Thrill of Exactitude’. Oggi affronta una creazione ideata nel 1987 per l’Opéra di Parigi ed affidata per la prima volta a una scuola, che impegna tre danzatori e sei danzatrici in una coreografia sferzante con passi al limite dell’equilibrio fisico, sui colpi di frusta delle musiche di Thom Willems, storico collaboratore di Forsythe.
A rimontarlo e a seguire gli allievi nella lunga preparazione Kathryn Bennetts, al fianco del coreografo dal 1989 al Ballet Frankfurt e già sua partner ai tempi in cui danzavano per lo Stuttgart Ballet. In scena sei allievi dell’VIII corso, Federica Azzone, Carlotta Di Monte, Linda Giubelli, Giorgia Pasini, Samuele Barzaghi e Samuele Gamba, e tre allievi del VII, Letizia Masini, Priscilla Volpe e Daniele Bonelli.
La serata si chiude con tutti gli allievi della Scuola sul palcoscenico per la ‘Présentation’ ideata da Frédéric Olivieri, direttore del Corpo di Ballo della Scala, sugli ‘Etudes’ di Carl Czerny. Saranno 188 i ragazzi che potranno dimostrare i vari livelli di preparazione raggiunti, a seconda dell’anno di corso frequentato.
Dopo lo spettacolo scaligero, alcuni dei giovani ballerini voleranno a Beirut, dove nell’ambito del Al Bustan International Festival of Music and the Performing Arts, il 13 marzo si cimenteranno in un impegnativo programma interpretando tre estratti da Petipa, la Suite dalla ‘Bayadère’, il Pas de trois da ‘Paquita’ su musiche di Ludwig Minkus e la Variazione da ‘Esmeralda’ su musica di Cesare Pugni.
In programma anche ‘Gymnopédie’ di Roland Petit su musica di Eric Satie, il passo a due dalla ‘Cenerentola’ di Frédéric Olivieri su musica di Sergei Prokof’ev, un Divertissement da ‘Napoli’ di Auguste Bournonville su musiche di E. Helsted, H.S. Paulli, N.W. Gade accanto a due coreografie di Emanuela Tagliavia, ‘Variations for five’, su musica di Johann Sebastian Bach e Quartet da ‘Gli Uccelli (The dove)’ su musica di Ottorino Respighi.
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