(Foto Fotogramma)
Pubblicato il: 28/02/2019 15:26
Destinare un terzo della programmazione radiofonica alla musica italiana? “Mi sembra una stronzata…”, risponde Francesco De Gregori, che ieri ha incontrato la stampa al termine della prova generale dello spettacolo ‘Off the record’, che lo vedrà in scena da oggi per un mese al Teatro Garbatella di Roma, per 20 spettacoli in una dimensione più intima (230 spettatori a sera) rispetto agli ultimi tour e con una scaletta variabile che includerà alcuni dei suoi brani più noti ma soprattutto la riproposizione di canzoni che invece raramente il cantautore romano ha suonato nei suoi live. “Cosa sarebbe stata la mia vita – sottolinea De Gregori – se non avessi potuto ascoltare la musica che arrivava da altri Paesi? Sarei favorevole solo al 33,3% di mie canzoni…”, ride.
Eppure De Gregori avrebbe motivo per avercela con le radio: “Le mie canzoni le radio non le passano. E i dischi non hanno più molto senso. Oggi se avessi dieci brani nuovi probabilmente non farei un disco ma li presenterei direttamente live, magari qui alla Garbatella”, aggiunge. “Oggi gli unici dischi che si chiedono agli artisti già affermati sono le raccolte natalizie, i Greatest Hits, perché quelli vendono”, spiega De Gregori, che dopo le date romane sarà in tour questa estate in location più grandi e all’aperto con uno spettacolo che si intitola proprio ‘Greatest Hits’ e che avrà una scaletta fatta appunto tutta di grandi successi, eseguiti con una grande orchestra di 40 elementi. “Con la stessa orchestra forse poi andrò in studio a registrare un Greatest Hits”, anticipa.
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