Pubblicato il: 29/06/2020 10:51
di Paolo Martini
L’attrice argentina Linda Cristal, la brunetta glamour-girl del cinema americano anni ’50 e ’60, bellezza esotica di indimenticabili film western e star della serie tv “Ai confini dell’Arizona”, è morta sabato scorso nella sua casa di Beverly Hills, nella contea di Los Angeles, all’età di 89 anni per cause naturali. L’annuncio della scomparsa è stato dato dal figlio Jordan Wesxler al “New York Times”.
Era nata come Marta Victoria Moya Burges a Buenos Aires il 23 febbraio 1931 da padre francese e madre italiana, entrambi deceduti in un incidente automobilistico nella capitale argentina (dal quale solo lei, 13enne, si salvò miracolosamente), da molti considerato un doppio suicidio. Dopo una carriera sfolgorante si era ritirata dalle scene nel 1985.
Linda Cristal inizia la carriera recitando in spettacoli itineranti, dove è scoperta dal regista messicano Miguelito Aleman che la fa esordire, senza accredito in “Cuando levanta la niebla” (1952). In quattro anni gira nove film, tutti di scarsa rilevanza, ma il suo modo di agire sulle scene è notato da emissari della Universal, i quali senza esitazioni la convincono a trasferirsi a Hollywood, dove firma un contratto con lo studios e debutta nel film “La saga dei Comanches” (1956) del regista George Sherman. Due anni dopo è già nota al pubblico americano per la recitazione offerta in “Una storia del West”, sempre diretto da Sherman, e nel 1959 si fa apprezzare ancor più nel noir “Il portoricano” di Paul Stanley. Nel frattempo “In licenza a Parigi” (1958) di Blake Edwards le permette di vincere il premio Golden Globe per la migliore attrice debuttante.
Con permessi speciali Linda Cristal raggiunge l’Italia, ed è protagonista a Cinecittà in tre kolossal storico-mitologici, “Le legioni di Cleopatra” (1959, di Vittorio Cottafavi), “La donna dei faraoni” (1960, diretto dal russo Viktor Tourjansky) e, più tardi, in “Le verdi bandiere di Allah” (1963, di Giacomo Gentiluomo e Guido Zurli).
Linda Cristal ha recitato nel western di grande successo “La battaglia di Alamo” (1960) di John Wayne e l’anno successivo è nel cast di un altro grande classico western, “Cavalcarono insieme” di John Ford.
Negli anni ’60 Linda Cristal passa alla televisione: famoso il suo ruolo nelle 97 puntate della serie “Ai confini dell’Arizona” (1967-71), dove veste i panni della protagonista, Victoria Cannon. I Cannon vivono nel ranch The High Chaparral, e il capofamiglia, Big John, è sposato con la figlia dei Montoya, Victoria. I Montoya vivono invece nel Montoya Ranch, sotto l’egida di Don Sebastian, padre di Victoria. Questo ruolo le farà vincere il premio Golden Globe per la miglior attrice in una serie drammatica. In tv ha poi recitato in episodi dei telefilm “Bonanza”, “Sulle strade della California” e “Fantasilandia”.
Sempre più sporadici saranno per Linda Cristal i ritorni al cinema, come testimoniano i film “Panico nella città” (1968) e, soprattutto, “A muso duro” (1974), al fianco di Charles Bronson. Nel 1985 torna in Argentina, protagonista della telenovela “Rossé”. Poi il definitivo addio alla professione artistica interrotto solo nel 1988 per una piccola parte per la serie tv “General Hospital”, dove aveva recitato nel 1963.
Per oltre 30 anni Linda Cristal ha vissuto da pensionata di lusso nella sua residenza di Palm Springs, tornando spesso nella sua villa di Buenos Aires. L’attrice è stata amante dell’attore Adam West e di due uomini d’affari, Arthur Symington e Marshall Shellhardt. E stata sposata tre volte con due divorzi e un annullamento: primo matrimonio con Charles Collins (annullato), poi con l’industriale Robert W. Champion, infine con Yale Wexler (si era separata nel 1966), da cui ha avuto due figli, Gregory e Jordan. Linda Cristal parlava correttamente spagnolo, italiano, francese e inglese, come recita la sua biografia ufficiale.
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