Aveva 68 anni e da tempo combatteva contro un tumore. Indimenticabile la serie di romanzi dedicati al detective imbalsamatore Efisio Marini
Giorgio Todde è morto all’età di 68 anni dopo avere combattuto contro una lunga malattia. Todde era un oculista ma anche un noto scrittore che con il suo personaggio, l’imbalsamatore detective Efisio Marini, faceva parte degli esponenti della nouvelle vague della letteratura sarda. Intellettuale acuto e pungente, prestava la sua penna a giornali cartacei e online soprattutto per denunciare la mala gestione della cosa pubblica o le offese all’ambiente.
Da ricordare la sua collaborazione, al fianco di Edoardo Salzano, alla stesura del piano paesaggistico della Sardegna nella giunta Regionale con Renato Soru Presidente della Regione. Todde era considerato uno strenuo difensore dell’ambiente e del paesaggio. E proprio sul problema del consumo del suolo e sui temi dell’architettura scriveva sulla Nuova Sardegna.
Tanti i suoi romanzi tradotti in una decina di lingue, a partire da quello con il quale aveva esordito nel 2001 “Lo stato delle anime”. Protagonista sempre quell’ Efisio Marini, affascinante figura realmente esistita, che animò anche i successivi romanzi “Paura e carne”, “L’occhiata letale”, “E quale amor non cambia” e “L’estremo delle cose”. A questa serie Todde ha poi dato seguito a romanzi basati su un noir metafisico ed esistenziale come “La matta bestialità” ed “Ei”.
Fondatore dell’Isola delle storie
Sempre attento alla vita culturale della Sardegna, Todde è stato uno dei fondatori del Festival letterario di Gavoi L’isola delle Storie insieme a Giulio Angioni, Michela Murgia e Marcello Fois. Combatteva da tempo contro un tumore che alla fine ha avuto ragione delle sue forze, non delle sue parole che restano vive nelle sue fini opere letterarie.