“Voglio essere arrestato se ho fatto qualcosa di male”. Luca Barbareschi, chiuso dentro una gabbia, nello studio di Non è l’Arena riassume la vicenda del Teatro Eliseo. “Dieci anni fa il Teatro Valle è stato occupato ed è stato distrutto, ci vorranno 4000 giorni per riaprirlo. Dieci anni dopo un volontario, Luca Barbareschi, ha deciso di investire 5,6 milioni per rifare l’Eliseo più altri 7 milioni per comprarlo e investire in un polo di bellezza, cultura e innovazione in una città dolente e devastata come Roma”, dice.
“Il risultato dal punto di vista qualitativo è enorme. Quando ho deciso di fare questa cosa, il ministro della Cultura mi diede un enorme endorsement. Da lì è iniziato un incubo. Sono stato inquisito per traffico di influenze: negli ultimi 5 anni, ogni anno faccio il mendicante per i palazzi cercando di far capire che l’unico teatro italiano senza sovvenzioni non può stare in piedi. Questo mi è costato un avviso di garanzia e un rinvio di giudizio”, aggiunge.
“Se ho fatto qualcosa di male, voglio essere arrestato perché continuo a fare traffico di influenze. L’Eliseo non ha avuto sovvenzioni lo scorso anno e non le ha avute quest’anno. Se non le avrà, ad aprile finiremo la stagione e chiuderemo battenti. Nell’anno del centenario, con un francobollo commemorativo, il teatro chiude mandando a casa 80 persone fisse più altre 220 che lavorano con noi”, conclude.
Adnkronos.