Facebook cerca di riconquistare il pubblico più giovane, che sempre di più sembra snobbare il social network creato da Mark Zuckerberg. Ora sarà possibile abbinare brani famosi ai video
Novità in arrivo per la musica su Facebook: si potranno abbinare brani ai video personali caricati sulla sua piattaforma scegliendoli da una lista, e sarà possibile per gli utenti cantare in playback sulle note di una canzone attraverso una nuova funzione chiamata Lip Sync Live. A partire da marzo il social network (che vanta due miliardi di utenti al mese) ha chiuso degli accordi con varie etichette discografiche; il risultato è che a breve gli utenti potranno includere della musica nelle loro clip personali scegliendola da questi cataloghi. Inoltre potranno prendere una canzone e fingere di cantarla in una diretta Facebook.
In un post sul blog di Facebook, Tamara Hrivnak di Facebook, responsabile Business Development & Partnership, e Fred Beteille, responsabile di prodotto, musica e diritti, hanno dichiarato: “Da matrimoni e vacanze alle celebrazioni quotidiane, i momenti speciali della vita sono spesso quelli che associamo alla musica. Insieme al settore musicale, stiamo lavorando per consentire alle persone di tutto il mondo di includere la musica nei loro video su Facebook, aprendo più opzioni per la creatività e condividendo ricordi con amici e familiari. Stiamo iniziando a lanciare Lip Sync Live, che consente di sincronizzare le labbra con le canzoni preferite di sempre, da Welcome to The Jungle dei Guns N’ Roses a nuovi successi come L’Avana di Camila Cabello”. hanno aggiunto Hrivnak e Beteille. “Con Lip Sync Live puoi esprimere la tua musica con una varietà di generi in tempo reale. Quindi, che tu preferisca canzoni come Happier di Ed Sheeran o God’s Plan di Drake, Lip Sync Live ti permette di portare amici e parenti in momenti musicali spontanei”.
Lip Sync Live riprende un’idea introdotta da altri servizi, in particolare dalla app Musical.ly, molto popolare fra i giovani. In questo modo Facebook cerca di riavvicinarsi a una fascia anagrafica che sembra snobbarlo sempre di più