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Fiorello al via su Rai Play: “Io pionere dei piattaformisti”  

Fiorello al via su Rai Play: Io pionere dei piattaformisti

di Antonella Nesi

Fiorello guida il movimento dei piattaformisti. “Noi siamo amici tra piattaformisti, siamo una setta. Ci sono i terrapiattisti e i piattaformisti”, dice lo showman nella prima puntata della versione ‘extended’ di ‘Viva Rai Play’, con cui dopo le anteprime ‘mini’ su Rai1 ha esordito in diretta streaming in esclusiva sulla piattaforma di intrattenimento via internet della Rai. “Siamo i primi a fare uno show live su una piattaforma digitale“, sottolinea con un certo orgoglio Fiorello nel collegamento con il Tg1, dopo aver scambiato due battute in siciliano con la conduttrice Emma D’Aquino.

Ma è Biagio Antonacci ad inagurare lo show, che si snoda tra numeri musicali, gag, salira e anche un po’ di tutorial per l’alfabetizzazione digitale dei nuovi utenti di Rai Play. “Sono stato cinque giorni sotto ad aspettare. Alla fine bastava un pass”, dice il cantante, dopo la lunga attesa dei giorni scorso nella ‘guardiola’ di Via Asiago. Biagio presenta al pubblico in anteprima il nuovo brano ‘Ci siamo capiti male’. E poi presenta il ‘frantumatore di brutti pensieri‘: Fiorello. Che arriva a Via Asiago sull’Ape di ‘Viva Rai Play’ accompagnato da Amadeus, il quale confessa all’amico di essere in preda all’ansia da Festival di Sanremo.

“Oggi – attacca Fiorello, una volta raggiunto lo studio – è la giornata mondiale dei conduttori che vanno su Rai Play. Solo io potevo prendermi questo impegno. Solo io potevo dire di sì a Salini”, dice salutando l’ad Rai seduto in platea.

Poi si rivolge agli “amici piattaformisti”: “È bella questa cosa che uno può fuire di contenuti quando vuole. È la prima volta che io sono fruito. Certo siamo una piattaforma giovane abbiamo i nostri problemi”, aggiunge simulando dei blocchi della diretta. Poi parla dei concorrenti: “Pure Netflix ogni tanto si blocca”. E “Amazon Prime, che vedi un film e ti arrivano due frullatori”. Per non parlare degli “amici di Sky, che quando le previsioni dicono che potrebbe piovere la parabola ti avvisa subito che non c’è segnale”. “Noi – prosegue Fiorello – tra piattaformisti ci vogliamo bene, siamo una setta. Ci sono i terrapiattisti e i piattaformisti. Io per esempio guardo pure Netflix. Lì c’hanno tutte le serie sulla droga, solo nei titoli di coda ne muoiono sei. Noi come Rai Play siamo ancora giovani stiamo ancora alle serie sul contrabbando di sigarette“, ironizza.

Poi si confessa fan del ‘Trono di Spade’ di Sky: “Ho visto attori esordire a 17 anni nella prima serie e raggiungere quota 100 nell’ultima. Il Tron di Spade è un luogo di fantasia con personaggi di fantasia in lotta tra di loro. Ma non è la storia del Pd?“, dice facendo suonare “l’allarme antisatira”. Poi fa suonare al maestro Cremonesi il tema della colonna sonora del Trono di Spade e ci canta sopra ‘Il mare d’inverno’. “Secondo me c’è del plagio”, dice. Prima di dedicare un pensiero a Venezia devastata dell’acqua alta record: “Permettetemi di dire Viva Venezia. Venezia sta passando delle giornate veramente brutte. Mi viene da pensare a quei 7 miliardi buttati per una cosa che non serve a una cippa, non serve a niente. E che sta lì ad arrugginire”, dice Fiorello.

Un momento tutorial Fiorello lo dedica anche agli utenti più attempati, raccontando delle lezioni di Rai Play date alla mamma, seduta in platea. “Ha ritrovato ‘La Piovra’. Ha scoperto il catalogo e non esce da una settimana”. Poi scherza sugli amici che guardano la piattaforma Rai dal lavoro. “Già l’Italia va male poi se al posto dell’assenteismo ci sarà il ‘raiplaysmo’ siamo a posto”.

Il secondo ospite della serata, Paola Cortellesi, arriva in forma di voce fuori campo proponendo una ‘Biancaneve femminista‘ che canta lamentandosi del principe che sta sempre a guardare Rai Play. Poi entra in scena. Dopo uno stacchetto di ballo, i due si siedono sui gradini del palco: “Io ho fatto questo programma – confessa Fiorello – per fare un omaggio alla luna per i 50 dello sbarco. L’hanno fatto tutti. Io me lo ricordo lo sbarco. Avevo 9 anni. Quando vidi il piede toccare la luna dissi: ‘minchia’. Fu il mio primo minchia. Mio padre chiamò i parenti: ‘L’ha detto! L’ha detto!'”.

Così arriva anche l’omaggio musicale al satellite. Fiorello accenna ‘Tintarella di luna’. Cortellesi lo blocca: “Troppo scontata. Una cosa un po’ più originale”. E intona un brano scritto per l’occasione (“E basta co ‘sta tintarella, manca solo Gianni Togni che ti guarda da un oblò”, canta Paola) che si conclude con un inaspettato: “Quando il sole tornerà”.

C’è spazio anche per la presentazione dell’angolo dei principianti, ‘il bollino rosso’ già sperimentato nell’edicola di Fiorello e ricreato con più sfarzo su via Oslavia, che sarà affidato al regista di ‘Bangla’, Phaim Bhuiyan, romano di Tor Pignattara originario del Bangladesh. E partirà nella seconda puntata.

Il momento musicale finale è per i Meduza e il loro successo ‘Piece of Your Heart’. Con il frontman Joshua Grimmett Fiorello improvvisa sui titoli di coda un mash up tra il brano della band e l’Italiano di Toto Cutugno. “Voglio fare un cosa che non si fa mai nella tv generalista. Dopo di noi non c’è niente. Prima di noi non c’era niente. Sopra di noi non c’è niente. Sotto di noi non c’è niente. Quindi possiamo restare qua. Gratis. A leggere i messaggi arrivati”. E lo show si prolunga di altri quasi venti minuti, compreso un nuovo duetto con Paola Cortellesi. “Questa parte è gratis. È compresa nel canone”, scherza Fiorello.

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