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Fiorello, il trionfo e il futuro: “Ecco cosa farò”. E sfodera l’accento sardo rispondendo a Tiscali

Pass al collo, giubbottino e aria svagata. Fiorello irrompe nella conferenza stampa del trionfo sanremese e inevitabilmente si prende la scena, tanto più che l’amico Amadeus sta andando via in quel momento. Giusto il tempo per confermare davanti a tutti che tutto quello che ha fatto il giorno prima era assolutamente improvvisato, Don Rosario a parte naturalmente.

È felice come un bambino e non fa niente per nasconderlo, “tanto più che oggi canterò la canzone con la quale mi sono presentato in gara nel 1995 “Finalmente tu” e la farò con Tiziano Ferro. D’altra parte quello di fare il cantante era il mio sogno”.

 

Un sogno che proprio qui al Festival potrebbe realizzarsi visto che Fiorello dà una clamorosa anticipazione: “Da ospite al festival di Sanremo non tornerò più. L’ho fatto già troppe volte. Da conduttore non è proprio il caso. Ma potrei tornare da cantante”. Starà scherzando? Non sembra, anche perché lo ribadisce in questa videointervista strappata tra la calca di giornalisti in sala stampa. “Mi piacerebbe tornare a fare il cantante serio, Ho anche un sacco di amici che potrebbero scrivere per me canzoni davvero belle. Da Lorenzo Jovanotti a Giuliano Sangiorgi”.

Ma in realtà Fiorello si lascia andare a valutazioni da direttore artistico in pectore: “Se dovessi farlo io, il Festival partirebbe alle 8,30 e finirebbe a mezzanotte meno un quarto. E le canzoni anziché i canonici due minuti durerebbero due minuti e mezzo”.

Fiorello proprio rispondendo alla domanda di Tiscali.it ha anche svelato qual è stato il momento che lo ha più colpito nella serata del debutto record di quest’anno: “Il momento che mi ha colpito di più? Achille Lauro mi ha fatto morire. La sua esibizione è stata teatro, spettacolo. L’ho visto entrare in scena e ho pensato, guarda c’è Belfagor. Poi mi sono girato un attimo e l’ho visto nudo. Mi ha divertito molto”. Non solo. La nostra domanda gli ha permesso di fare una delle sue gag spassose, visto che Fiorello si stava quasi offendendo davanti all’invito del vicedirettore di Rai1 Claudio Fasulo a far continuare la conferenza stampa. “Allora me ne vado”, ha detto tra il serio e il faceto. E così la nostra domanda diretta proprio a lui i quel momento gli ha permesso di “sentirsi desiderato nella conferenza” e di dedicare un’imitazione dell’accento sardo ai “cari amici di Tiscali”.

Con Amadeus, racconta, “eravamo d’accordo che dopo il numero iniziale sarei andato via e mi sarei fatto sentire magari al telefono. Invece ho pensato: ma dove vado? Solo in albergo? E sono rimasto lì. Tutto quello che è successo dopo è nato così, anche gli sketch con Amadeus. So quello che sa fare. Poco, ma lo fa bene. Fa ridere perché lo fa a modo suo “.

Quanto agli ascolti della prima serata, “non pensavo che andasse così bene. Mi vesto da De Filippi come ho promesso? Non lo so, ci sto pensando anche se sui social insistono”. Stasera, annuncia lo showman, “canterò una canzone inedita talmente bella che se fosse stata in gara avrebbe avuto l’opportunità di vincere qualcosa, La classica canzone di Sanremo”. Non avendo “mai vinto niente, né cose sportive né premi musicali”, Fiorello chiede allora aiuto alla sala stampa, “se vi piace la canzone voglio come premio il lumino d’oro”, chiede indicando tra le risate i vasetti dorati posti sulle scrivanie dei giornalisti. E poi si mette pure in una macabra posa con il lumino davanti al viso. Scommettete che si porterà a casa il premio?

In quanto a chi ipotizzava una rivalità (inesistente) tra “Ama” e “Fiore”, lo showman cita l’amico fraterno e spiega: “Lui gioca da centrocampista, io faccio gol. Ma vi pare che mi avrebbe chiamato qui dicendomi di stare bassso e mezzo nascosto? Ama mi ha detto di fare tutto ciò che desidero e reputo utile. Sono buonista? Tra il bene e il male, scelgo comunque il bene”.

 

 

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