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Fiorello, Viva RaiPlay e poi Sanremo 

Fiorello, Viva RaiPlay e poi Sanremo

(IPA/ Fotogramma)

Dal 4 novembre RaiPlay e poi a Sanremo, “per una promessa fatta 35 anni fa ad Amadeus”. Il nuovo progetto si presenterà in una veste completamente nuova: dall’interfaccia moderna e accattivante alle molteplici funzioni di ultima generazione. La prima produzione originale italiana a sbarcare sulla rinnovata piattaforma sarà lo show ‘VivaRaiPlay!’ con Fiorello, in onda con un’anteprima dal 4 all’8 novembre alle 20:30 su Rai1 e RaiPlay.

Lo spettacolo proseguirà in esclusiva solo su RaiPlay dal 13 novembre ogni mercoledì, giovedì e venerdì, sempre alle 20:30, mentre nel week-end Rai Radio2 proporrà alle 11 ‘Il meglio di VivaRaiPlay!’. L’offerta della piattaforma Rai si amplierà e si arricchirà con acquisizioni internazionali in esclusiva, rassegne di film, serie tv, documentari, cofanetti con programmi tratti dal prezioso archivio delle Teche, sport e cartoni. Altra grande novità sarà che RaiPlay diventerà un canale OTT puro in grado di offrire gratuitamente un’ampia selezione di contenuti originali e dal linguaggio innovativo in modalità on demand, continuando ad essere il luogo in cui seguire le dirette o rivedere un programma tv.

I numeri di partenza sono già eccezionali: 12,4 milioni di utenti registrati e 12 milioni di app scaricate. I video visti sono 488 milioni nel periodo gennaio/settembre 2019 con un +75% rispetto al 2018, mentre le ore di visione sono state 200 milioni con un +75% rispetto all’anno precedente. I visitatori sono stati 112 milioni.

Salini e Fiorello scommettono sul progetto: il primo rivendica la scelta di puntare sullo showman siciliano ”voluto fin dall’inizio” e di renderlo protagonista di un progetto del tutto inedito su RaiPlay; il secondo, racconta di essere nella fase in cui aveva deciso di smettere di lavorare a 60 anni, quindi, se il progetto dovesse andare male, dice tra il serio e il faceto, ”era già previsto che io finissi”, ma “le sfide mi allettano sempre”.

Una breve introduzione dell’ad nella sala B di Via Asiago, la presentazione della nuova RaiPlay da parte del suo direttore Elena Capparelli e poi uno show vero e proprio di Fiorello che parte dalla critica sul nome stesso della piattaforma digitale (”RaiPlay ricorda replay che fa pensare che si rivedono le cose, mentre RaiFlix sarebbe stato fantastico”) e poi plana sull’attualità politica: ”Il direttore di Rai1 De Santis non c’è? Sta con Foa a Perugia a fare caroselli di festa, ma cosa festeggiano in Umbria? Pare che San Francesco lacrimasse mojito”. E poi ancora ”Ve li immaginate Foa e la De Santis sulla lambretta a festeggiare?”. E poi un’anticipazione, per scherzare ancora: ”Nel primo show su RaiPlay vorrei intervistare l’ad. Ad sono le prime lettere di ‘addio’. Se va male, ragazzi, tra l’Umbria e il programma, non ne usciamo vivi”.

”Quello di oggi è un momento di forte discontinuità per la Rai” dice Salini all’inizio. “Un momento che ho voluto fin dall’inizio. Poco meno di un anno fa ho voluto coinvolgere Fiorello in questo progetto. E in lui ho trovato coraggio, voglia di fare e comprensione per ciò che un broadcaster deve e può fare. Questa è una nuova era. Con RaiPlay facciamo show live per 6 settimane, nessuna piattaforma digitale ha fatto una cosa così, nessun Ott si mette in gioco in questo modo. Perché lo facciamo? Perché così esplodiamo al massimo potenzialità del servizio pubblico. Quello che presentiamo oggi è un progetto multipiattaforma che può fare solo la Rai a livello internazionale. E poi l’alfabetizzazione digitale è uno degli obblighi del contratto di servizio e noi vi assolveremo attraverso un artista coraggioso, il numero 1, per quanto mi riguarda. Voglio una Rai che rischia, che innova e che deve essere giudicata sulla capacità di realizzare e rischiare su prodotti qualitativamente diversi e migliori”.

Quanto costa ‘Viva RaiPlay? ”Questo è progetto non solo completamente nuovo, ma è una produzione completamente interna Rai. Il costo, senza entrare nel dettaglio, è davvero relativo, a fronte di quello che già sta generando”. Scherza, invece, lo showman: “Costa tantissimo. E dipende dal costo del linoleum voluto da me per ristrutturare gli studi. Ma io neanche so cosa sia il linoleum”.

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