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Franca Valeri, l’ironia al potere: a 99 anni trionfa ai David di Donatello

Il David di Donatello è alle porte, ma una vincitrice c’è già ed è una certa Franca Valeri. 100 anni il prossimo luglio, monumento del teatro e della cultura italiana, capace di rivoluzionare la figura femminile e la comicità dal secondo dopoguerra con l’invenzione di personaggi immortali come la Signorina Snob o la Sora Cecioni, musa ispiratrice di generazioni di attrici comiche e brillanti, si stenta a credere che Franca Valeri non abbia mai vinto un David e che non abbia mai avuto nemmeno una candidatura. L’edizione 2020, condotta da Carlo Conti e presieduta da Piera Detassis in qualità di presidente e direttore artistico dell’Accademia del Cinema Italiano, rimedierà a questa incredibile lacuna. “L’ironia scorrettissima, il tratto rapido, il soprassalto linguistico e surreale sono i suoi strumenti per raccontare le tante identità femminili in mutazione.

Autrice di diversi libri, tra questi “Il diario della signorina Snob”, ‘Le donne’ e il più recente ‘Il secolo della noia’, vera protagonista e mai solo caratterista, come talvolta descritta dalle biografie, è stata anche sceneggiatrice di alcuni grandi film come Il segno di Venere, Parigi o cara, Leoni al sole. Ha debuttato con Alberto Lattuada e Federico Fellini e lavorato con alcuni dei maggiori registi italiani, tra questi Mario Monicelli, Dino Risi, Steno, Vittorio Caprioli e Luciano Salce, spesso in coppia con Alberto Sordi, interpretando una rosa di personaggi memorabili, fra cui spiccano la Cesira de “Il Segno di Venere”, Poppy in “Totò a colori”, la signora De Ritis in “Un eroe dei nostri tempi”, Lady Eva in “Piccola posta” e, sopra ogni altro, Elvira la protagonista de “Il vedovo” che distilla l’immortale battuta “cretinetti”. Alla sua visionaria intelligenza, patrimonio del nostro paese, siamo felici di assegnare il David Speciale del 65° anniversario. Grazie Signora Valeri”.

Qui vi riproponiamo la videointervista a Franca Valeri che Tiscali.it ha realizzato al Festival dei Due Mondi di Spoleto del 2014, l’anno in cui, al Festival di santremo le fu tributata una commovente standing ovation. Tra l’altro, l’attrice svela che cosa ha ereditato dalla madre e dal padre.

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