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Francesco Guccini: “Mai stato comunista, voto Pd” 

Pubblicato il: 02/12/2019 09:52

“Comunista? Macché. Ero pure antisovietico. Cinque anni fa feci un endorsement per un consigliere di Leu, Igor Taruffi. Una persona che stimo molto. È di Porretta. Lui sì, viene dal Pci. Una sera gli ho detto che non sono mai stato comunista. Ha fatto una faccia…”. Lo dice il cantautore e scrittore Francesco Guccini in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, dove parla a lungo di politica. Al giornalista che gli chiede se sia stato anarchico, risponde che “l’anarchia non esiste più” (“De André è stato anarchico”, annota). “Forse libertario… Io sono sempre stato un azionista. I miei riferimenti erano Giustizia e libertà, i fratelli Rosselli”.

Guccini dice poi che attualmente il suo partito è “il Pd” (“meglio Zingaretti, ma lo votavo anche quando c’era Renzi”). E aggiunge: “La sinistra ha sempre questo dramma, seimila correnti, è così dal congresso di Livorno”.

Sul voto di gennaio in Emilia-Romagna, a chi gli chiede se vincerà la Lega, risponde: “Non credo, questa è una Regione governata bene. C’è un’ottima sanità e anche la scuola… Beh, quella lasciamola perdere, la scuola è un problema nazionale. Ma certi sondaggi, persone più addentro di me mi dicono che può andare bene”. Sul fatto che a Ferrara abbia vinto il partito di Matteo Salvini, ammette: “Ci sono rimasto male. Anche se non mi ha del tutto stupito. In fin dei conti pure il fascismo fu subito molto forte a Ferrara”. E poi aggiunge: “Questa destra è feroce, cattiva. Una destra che ha chiesto pieni poteri. C’è un’anziana signora sopravvissuta ai campi di concentramento, come Liliana Segre, costretta a girare con la scorta”.

Dei 5 Stelle, che in passato ha paragonato ai Testimoni di Geova, Guccini dice: “Diciamo che hanno l’entusiasmo dei giovani che abbracciano completamente una causa ma che una volta al governo scoprono di non poter fare più i duri e puri. Certo, sarebbe meglio se qui dessero una mano”.

Guccini definisce poi “un fenomeno divertente” quello delle ‘sardine’: “È bello – dice – riappropriarsi della piazza. Una piazza può gridare libertà”. Negli anni 70 avrebbero indossato l’eskimo? “Quelli erano duri. Qui ci sono anche tanti ragazzi che provengono dall’area cattolica, dai Boy Scout”. E se la invitano è pronto a farsi anche lei sardina? “Potendo, perché no”.

 

 

 

Adnkronos.

 

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