Giorgio Squarcia autore di diversi programmi televisivi come Scherzi a Parte, Striscia La Notizia e le Iene racconta al giornale online “laNotifica.it” l’evoluzione degli scherzi televisivi negli ultimi anni e riferendosi alle prime edizioni di Scherzi a Parte afferma: “Fare gli scherzi era molto più semplice di adesso, non c’erano 20 anni di scherzi ai tuoi colleghi a farti alzare le antenne. Il programma andava in onda ogni 3 anni perchè dovevamo far quasi dimenticare alla vittima che ci fosse una trasmissione in agguato. In questo senso si è complicata la cosa, dall’altro si è anche semplificata perchè con le nuove tecnologie riusciamo a mettere telecamere praticamente ovunque, in posti che 20 anni fa ci sognavamo. Il poterci avvicinare ad una vittima, senza che questa si accorga della nostra presenza, ha modificato e reso più interessante il nostro lavoro e quindi anche il contenuto di quello che vediamo: un tempo erano scene che si rifacevano ad un’impostazione più teatrale, portavamo la vittima con l’aiuto di un complice in una situazione surreale, oggi l’evoluzione degli scherzi è arrivare all’intimità”.
“Io faccio scherzi a tutte le tipologie di persone ma ce n’è una – rivela Squarcia – che mi dà particolare soddisfazione: i calciatori. Il pubblico gode a veder soffrire un calciatore e io da interista godo a veder soffrire i calciatori della Juve. Per quel breve periodo di tempo in cui faccio lo scherzo ad un calciatore della Juve perdo la mia imparzialità e affiora il mio sadismo. Quello che purtroppo mi è capitato di notare è che questi ragazzi, soprattutto i calciatori della Juve, sono delle persone straordinarie e quindi mi hanno messo negli anni nell’imbarazzo più totale. Io ho fatto scherzi ai top giocatori della Juve: Chiellini, Buffon, Bernardeschi, Bonucci e guardavo, durante lo scherzo, queste persone che avrei voluto abbracciare per quanto sono belle persone”. Spesso però ci sono alcune reazioni che proprio non ti aspetti “ad esempio Fabio Cannavaro che mi descrivevano come una persona priva di emozioni e che non si sarebbe surriscaldato per niente. Di Cannavaro si diceva che era una persona talmente tranquilla ‘che prima della finale del mondiale giocava a carte con gli amici negli spogliatoi, mentre tutti gli altri giocatori erano in bagno a vomitare’ “invece Cannavaro ha distrutto tutte le telecamere che avevo, ha avuto una reazione totalmente fuori dall’immaginario. Anche Brosio ha avuto delle reazioni dopo lo scherzo che non potevo immaginare”.
Giorgio Squarcia racconta poi il suo primo incontro con la collega Nadia Toffa, scomparsa quasi un anno fa: “il ricordo più bello che ho di Nadia risale all’anno precedente del trovarci insieme alle Iene. Io stavo presentando un mio primo romanzo e conoscendo tanti personaggi famosi ho invitato, ad uno ad uno, quelli che conoscevo per affiancarmi in questa presentazione. Capita spesso però che quando il personaggio famoso non ha qualcosa in cambio ti dica di no e quindi io mi sono trovato ad una settimana dalla presentazione senza una persona famosa che mi affiancasse per la presentazione di questo libro. Io non conoscevo Nadia Toffa ma le scrissi comunque questa email in cui le raccontavo la mia storia. La settimana dopo era di fianco a me a presentare il libro, senza chiedere niente. Questa è Nadia. Ci siamo incontrati solo cinque minuti al bar di Mediaset. Lei si metteva davanti a te ad una distanza che adesso sarebbe da arresto, quasi a voler capire chi fossi. Purtroppo devo dire che al termine della presentazione, preso dall’emozione, quando mi passò il microfono, mi dimenticai di ringraziarla. Lei ha fatto finta di niente, in realtà so che un po’ è rimasta dispiaciuta. Non l’ho mai ringraziata pubblicamente di questa cosa, ne approfitto adesso“.
Il re degli scherzi televisivi commenta infine le parole di Luca Bizzarri in una recente intervista al Corriere in cui aveva dichiarato che “le Iene hanno a volte esagerato”: “Luca ha fatto parte della famiglia delle Iene e sicuramente nelle sue parole c’è più il bene che il male dei servizi che noi facciamo. Noi siamo una grande famiglia. Le Iene è un contenitore che se tu conosci è rivolto a diverse tipologie di pubblico e facciamo cose completamente diverse tra di noi. Ci sono dei servizi che ho fatto io di cui probabilmente mi pento, delle cose che ho fatto per eccesso di perfezionismo che probabilmente non rifarei. A volte al portiere del Milan Donnarumma l’ho spaventato in modo forse eccessivo fino alle lacrime, potevo fermarmi e non mi sono fermato. Ho deriso il fidanzato di Lory Del Santo. Quella scena in cui l’influencer Chiara Biasi affermava che senza 80mila euro non si sarebbe alzata nemmeno dal letto potevo suggerire di toglierla, non l’ho fatto perchè se era una cosa che lei decideva di lasciare, dava appeal allo scherzo”.