Il personaggio, gestore del Jet Market nel popolare cartone animato, è finito al centro delle polemiche in quanto rappresenterebbe gli immigrati indiani in modo “offensivo e razzista”. Così la Fox sta pensando di eliminarlo per evitare controversie
La retorica del politicamente corretto fa una vittima anche nel mondo dei cartoon: Apu Nahasapeemapetilon, il personaggio indiano dei Simpson, gestore del supermercato Jet Market. Secondo Adi Shankar, produttore cinematografico statunitense (anch’egli di origini indiane), la Fox, che produce la popolare sitcom animata, avrebbe deciso di eliminare il personaggio dalla serie, risolvendo così quella che da qualche tempo negli USA è nota come la “questione Apu”. Circa un anno fa, il comico Hari Kondabolu ha infatti realizzato il documentario The Problem with Apu, in cui, intervistando attori di origini asiatiche ma anche persone comuni e gli stessi responsabili de I Simpson, cerca di evidenziare come il personaggio di Apu dipinga in maniera inappropriata e offensiva gli Indiani immigrati negli Stati Uniti. Dalla scelta del nome (che dileggerebbe un’opera monumentale del cinema indiano, La trilogia di Apu) a quella del doppiatore (un attore bianco, Hank Azaria, che con il suo buffo accento fa il verso alla pronuncia inglese tipica delle popolazioni indiane), i critici sottolineano come la figura di Apu non sia altro che una macchietta basata su stereotipi culturali spesso riduttivi e offensivi.
Così, hanno cominciato a circolare in rete sempre più commenti di persone indiane offese dalla eccessiva caratterizzazione del personaggio. Il succitato Shankar mesi fa cercò di affrontare il problema lanciando un contest di sceneggiatura per “riscrivere” il personaggio di Apu e mostrarne “un altro aspetto, che trasformi il sottoprodotto della stanza di scrittori maschi bianchi, per la maggior parte provenienti da Harvard, in un ritratto fresco, divertente e realistico degli Indiani che vivono in America”.
Un tentativo tuttavia inutile, in quanto la Fox avrebbe appunto deciso di rimuovere in maniera definitiva il personaggio dalla serie (intenzione comunque al momento smentita dalla casa di produzione).
Sulla questione è intervenuto anche Matt Groening, il creatore dei Simpson, che ha rilasciato un’intervista al New York Times, in cui ha dichiarato di non essere “esattamente sicuro di come andrà a finire”. “Adoro Apu, adoro il personaggio e il fatto che faccia stare male altre persone fa stare male me – afferma Groening – Pensavo che la scelta del nome Apu fosse una dimostrazione che avevamo quanto meno un proposito culturale. Che forse un bambino crescendo si sarebbe incuriosito di scoprire da dove proveniva il nome e così sarebbe andato a vedere a vedere La trilogia di Apu. Penso che sia un momento della nostra storia in cui le persone amano fingere di sentirsi offese: le persone si sentono così addolorate, impazzite e impotenti da scegliere le battaglie sbagliate”.