Pubblicato il: 25/05/2020 15:16
“L’Italia è il paese di Rossini, Vivaldi, Verdi, Puccini. Il paese della cultura e della musica: ora che non è possibile ascoltare le opere nei teatri dobbiamo, a maggior ragione, recuperare e valorizzare le nostre tradizioni polifoniche”. Così il direttore d’orchestra Filippo Arlia anticipa l’uscita del disco dell’opera ‘Stabat Mater’ di Gioacchino Rossini, musicata dall’Orchestra Filarmonica della Calabria, da lui fondata e diretta. Un disco che esce in un momento particolare e che Arlia stesso vuole dedicare alle vittime del Covid 19, pubblicandolo in una data simbolica per il nostro Paese, il 2 giugno, Festa della Repubblica. Un’occasione di rinascita, di ripartenza, nel segno dell’orgoglio italiano nel mondo.
Considerato il capolavoro più autorevole e maturo di Rossini, lo ‘Stabat Mater’ è una sequenza liturgica in musica divisa in dieci movimenti; una messa che descrive lo strazio della Vergine ai piedi della croce, come descritto nel testo di Jacopone da Todi. Si tratta di un melodramma in cui gli interpreti della passione meditano sull’enigma esistenziale della morte e sul suo significato. E’ proprio alle vittime del Covid 19 che il maestro Filippo Arlia dedica questo lavoro: lo ‘Stabat Mater’ è un omaggio alla loro memoria e ai loro familiari. Il disco, edito come detto, verrà pubblicato il 2 giugno dall’etichetta discografica Movimento Classical: oltre al formato cd, sarà presente su tutte le piattaforme digitali e di streaming.
Un progetto prestigioso dell’Orchestra della Calabria diretta da Arlia che si avvale della presenza del soprano Maria Pia Piscitelli, del mezzosoprano Sonia Ganassi, del tenore Oreste Cosimo, del basso Carlo Colombara e del coro lirico siciliano diretto da Francesco Costa.
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