Pubblicato il: 17/06/2019 10:54
“E’ stato il caso, il destino, una buona stella“. Roberto D’Antonio racconta così come è diventato il parrucchiere delle dive, del cinema e della politica. Negli anni ’70 “mia madre, vedendomi forse un po’ perso mi ha mandato a lavorare da un parrucchiere del mio paese. Sono nato a Nepi, in provincia di Viterbo. E lì ho cominciato: un po’ per gioco, un po’ perché capivo che dentro di me c’era qualcosa che mi spingeva verso il bello” dice in un’intervista a ‘Repubblica’.
L’elenco delle clienti celebri è lunghissima: Sabrina Ferilli, Isabella Ferrari, Valeria Golino, Valeria Bruni Tedeschi, per dirne alcune. Recentemente poi Francesca Verdini, fidanzata del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Al quale D’Antonio consiglia “di evitare quel taglio così rasato. Diciamo, troppo ragazzino. Starebbe molto meglio con i capelli un po’ più lunghi”.
E ancora, tra i clienti uomini, Pierfrancesco Favino, Fiorello, Paolo Conticini. Basta andare sulle sue pagine social per vedere quanti vip siano passati sotto le sue mani. La svolta è arrivata quando “mi sono trasferito a Santa Severa, da un coiffeur che faceva i capelli alle signore durante le vacanze estive. Diventai il preferito di Donna Ciampi, la moglie del presidente, che lì aveva casa”. Poi lo spostamento a Roma, negli anni ’80: “Il parrucchiere dove lavoravamo aveva chiuso. Passai davanti a un locale a piazza di Pietra, 70 metri quadrati. Non avevamo una lira, ma ci buttammo…”.
E da lì non si è più fermato, rifacendo la testa anche a gran parte della politica: da Beatrice Lorenzin (“le ho fatto un taglio un po’ sbarazzino, alla Meg Ryan”) a Marianna Madia (“botticelliana con i suoi ricci, non ho mai cambiato una virgola e mai lo farei”), passando per Maria Elena Boschi (“bellissima con i suoi capelli lunghi”), Mara Carfagna (“quando entrò in Parlamento, studiai un caschetto corto”) e Virginia Raggi (“vestita da Gattinoni, era bellissima”).
Adnkronos.