Un valzer gioioso e struggente, come può esserlo una libertà a metà. Quella di tutti noi che ci siamo ritrovati di colpo chiusi tra quattro mura, la parete come unico orizzonte nel quale, a sorpresa, poter scorgere nuovi stimoli e passioni dimenticate. E che ora, che quella libertà l’abbiamo ritrovata, magari dimezzata, ci muoviamo incerti e insicuri, senza sapere bene dove andare, fin dove osare. Col dubbio, magari, di non saper più raggiungere i nostri soliti altrove. “Il Valzer della Rondine Prigioniera” è un dono in musica e versi del musicista Antonello Murgia e del poeta Bruno Tognolini al Festival Tuttestorie di Letteratura per Ragazzi.
Celebriamo la nostra mezza Liberazione
Un modo per ritrovarsi dopo la lunga reclusione, un modo per alzare lo sguardo verso il cielo e magari scorgere proprio quella rondine intenta a sfrecciare tra “montagne di nuvole” e “muraglie di favole”. Un modo per guardarci allo specchio in quei balli impacciati e teneri, tra scope da abbracciare e pupazzi da agitare in aria, tra corpi da stringere e mani da nascondere, in quei 51 frammenti che compongono il bellissimo video realizzato da Massimo Gasole. Un modo soprattutto per celebrare una mezza liberazione e darsi appuntamento in autunno per la quindicesima edizione del Festival letterario battezzato a Cagliari e diventato una delle realtà nazionali più importanti.
Il valzer della rondine prigioniera del Festival Tuttestorie e del Teatro Dallarmadio.
L’idea è partita da Antonello Murgia, compositore dal 2014 dei canti del Festival e regista del Teatro Dallarmadio. “Questo valzer è nato fra le mura domestiche ed è stato prodotto in maniera artigianale. Lasciandomi trasportare dalle rime poetiche del Maestro Tognolini, a cui mi sento legato da profonda amicizia e reciproca stima artistica. L’ho composto, suonato, cantato e arrangiato pensando al futuro”.
Un futuro ancora da immaginare, da acciuffare e che Bruno Tognolini descrive attraverso il tremore della rondine in preda all’atroce dubbbio di non essere più capace di volare: “Il 28 marzo parlavamo della reclusione e del suo strano incanto. Antonello confermava: “La pandemia è pesante, ma io sento una dolcezza, dentro, inattaccabile. Volevo chiederti di scrivere una canzone: ho un valzer che mi ronza nell’anima da tempo…”. Mi ha inviato la musica, e io ho scritto su quelle note questi versi”.
Il valzer della rondine prigioniera del Festival Tuttestorie e del Teatro Dallarmadio.
Il Festival ha inviato il valzer, coprodotto con il teatro Dallarmadio, ai suoi amici, ospiti, collaboratori invitandoli a ballare ciascuno una sua Danza Reclusa. Una danza di mezza liberazione che vuole essere un augurio per la ripresa di tutte le attività culturali e di spettacolo e per la riapertura dell’EXMA, da sempre casa del Festival Tuttestorie. L’appuntamento è dal 22 al 28 ottobre 2020, con un titolo quasi profetico “CORPO A CORPO. Racconti, visioni e libri dentro e fuori di me”. Insomma, un Festival sul corpo in tempi di corpi distanziati, ma con forme, spazi e modalità nuove. Imperdibile.
Bruno Tognolini e Antonello Murgia.