Presentata a Venezia la App con cui, dal 15 dicembre, sarà possibile scaricare ognuna delle 46 puntate del “VideoCatechismo della Chiesa Cattolica”, la monumentale opera cinematografica che porta il testo del Catechismo “dalla carta al digitale”
L’insegnamento della dottrina cattolica trova una nuova via di diffusione tra i fedeli di tutto il mondo: è quella tracciata dal VideoCatechismo della Chiesa Cattolica, opera cine-televisiva e multimediale in 37 lingue, della durata complessiva di 25 ore, suddivise in 46 puntate, con cui si compie un passaggio storico nelle modalità di trasmissione del Catechismo tradizionale, “dalla carta al digitale”. Il monumentale progetto, concepito dal salesiano don Giuseppe Costa e tradotto in immagini dal regista Gjon Kolndrekaj, si distingue in Italia anche per il contributo fornito dall’Associazione La Via di Marco Polo, che ha sviluppato la App “VideoCatechismo” con cui sarà possibile scaricare ognuno dei 46 episodi della serie in lingua italiana (al costo di 3 euro l’uno). La speciale App sarà disponibile a partire dal prossimo 15 dicembre, mediante una società delegata dall’Associazione, che d’altra parte si impegnerà a organizzare in tutta Italia una serie proiezioni del VideoCatechismo in collaborazione con altri soggetti di promozione culturale: il primo di questi, di fatto la conferenza stampa di lancio dell’innovativa applicazione, si è tenuto ieri a Venezia, in campo San Maurizio, allo spazio Micromega. “Questa città ha un legame unico con la dottrina religiosa, basti pensare che poco distante da qui c’è l’unica Facoltà di Diritto canonico esistente in Italia al di fuori di Roma – spiega il presidente de La Via di Marco Polo, Maurizio Sarlo – la prima proiezione ufficiale del VideoCatechismo si terrà però nel milanese, al Cinema Teatro Argentia di Gorgonzola sabato 15 dicembre, un evento promosso dai CLEMM della Lombardia in coincidenza con l’uscita della App”. Un supporto tecnologico, compatibile con tutti i moderni dispositivi, che l’Associazione ha sviluppato per raggiungere il più ampio pubblico possibile. “Guardiamo non solo ai fedeli presenti sul territorio italiano – prosegue Sarlo – ma anche ai tanti italiani all’estero, che con questo strumento possono facilmente accedere ai contenuti del VideoCatechismo, mantenendo allo stesso tempo un contatto con la propria lingua madre. È uno strumento pensato soprattutto per i giovani cattolici, che hanno più dimestichezza con la tecnologia, ben sapendo che poi dietro a ognuno di loro c’è una famiglia con cui condividere l’esperienza di questa meravigliosa opera audiovisiva”.