Erano 82, come il numero delle opere femminili in concorso per la Palma d’oro dal 1946 a oggi (contro 1645 degli uomini). Attrici, registe, sceneggiatrici, operatrici dello spettacolo hanno sfilato al Festival di Cannes per la parità sul lavoro
Una foto da incorniciare, un momento storico mai verificatosi prima, un movimento potente e deciso a far sentire la propria voce in maniera chiara e definitiva. Da Cate Blanchett a Jasmine Trinca, da Salma Hayek a Alba Rohrwacher, da Kristen Stewart a Claudia Cardinale. Erano 82 le donne che, guidate dalla presidente di giuria Blanchett insieme alla regista ottantanovenne Agnes Varda, hanno sfilato ieri sul red carpet del Festival di Cannes (nella prima edizione dopo lo scandalo delle molestie sessuali che ha travolto il produttore Harvey Weinstein), per dire basta alle discriminazione, per invocare un trattamento economico più equo e giusto nell’industria cinematografica (e non solo), e per chiedere più parità salariale rispetto agli uomini.
Il pretesto è stato la presentazione del film diretto dalla regista francese Eva Husson (in gara per la Palma d’oro) Girls of the Sun, che racconta la resistenza delle donne curde, le cosiddette “Sun Girls”.