Ci sono momenti in cui perdi te stesso e ti consegni a un demone. E quel demone con te ci gioca come il gatto col topo. Ti accerchia, ti perseguita, ti illude di esserti preso libertà non consentite agli altri mentre ti stringe la corda al collo. Non parliamo di spiriti maligni e di occultismo, ma di vizi che diventano malattie. Come quello del gioco che ha distrutto la vita di Marco Baldini e condizionato tutti i suoi rapporti, da quello con la ex moglie Stefania Lillo, che si era detta stremata dal vivergli accanto ma che ha ricordato con tenerezza l’inizio del loro amore, a quello con gli amici di sempre. Costretti ad allontanarsi da lui e feriti dalla sua ludopatia e dai debiti con continue richieste di denaro. In precedenza, Marco Baldini aveva detto cose sgradevoli di ciascuno di loro. Ma il tempo passa e le circostanze cambiano, e accadono cose che ti mettono di fronte a te stesso. A Baldini è accaduto da spettatore di Sanremo. Sul palco c’erano gli amici che avevano cominciato da zero con lui.
La possibilità di un nuovo inizio
Ospite di Caterina Balivo a Vieni da me, Marco Baldini ha parlato di cosa abbia significato vedere a Sanremo Fiorello, di cui è stato spalla storica, Amadeus e Nicola Savino. C’era anche lui in quella pattuglia di talenti raccolti attorno a Linus e Cecchetto quando partiva l’epopea di Radio Deejay. Su quel palco, stavolta, lui non c’era. Baldini ha ricordato: “Conducevo un programma radio dove loro c’erano tutti e tre, rivederli al Festival mi fa capire i miei errori“. Cresciuti assieme, divisi dalla malattia del gioco di lui, dalle richieste di denaro (Linus in una intervista disse di avergli prestato parecchi soldi, 100 milioni di lire, e di non averli mai rivisti, e lo disse con affettuoso dispiacere) dalle bugie e da una vita in cui “ogni mattina doveva alzarsi e scappare dai creditori” (ancora Linus, in una intervista con Peter Gomez). Ma anche i tempi delle recriminazioni paiono voler passare: Baldini aveva avuto parole aspre per Fiorello, reo a suo dire di non averlo abbastanza aiutato. Stavolta il comprimario dello showman più amato d’Italia ammette: “Capisco i suoi dubbi, ne ho fatte talmente tante che lo capisco. Mi sarei stancato anche io. Lo tsunami è passato, mi sono impegnato a livello personale. Fiorello è un amico e siamo come i Pooh, divisi ma con affetto. Se mi richiamasse andrei al volo”. E poi la bontà di Amadeus e di Savino.
Quando sei solo con te stesso
Della vicenda di Marco Baldini, dei debiti milionari contratti cominciando “anni fa da cavallaro, ero uno che scommetteva alle corse, per cominciare” e ritrovandosi talmente nei guai da restare quasi impassibile di fronte alle minacce dei creditori, si è parlato a lungo. C’è chi comincia ad essere stufo di vederlo ricomparire tra social e tv a parlare della vita che si è distrutto, lagnandosene. Però stavolta c’è qualcosa di nuovo, sembra esserci: la presa di coscienza, lo smettere di proiettare le proprie colpe sulle reazioni altrui. La volontà di capire da dove si è scatenato quel demone che lo ha imprigionato: “Soffrivo della sindrome dell’abbandono” potenziata dalla perdita del padre. Con in più il senso di colpa di chi non è riuscito a smetterla col gioco d’azzardo prima che suo padre morisse: “Il mio più grande rimpianto”. Chissà se questa sarà la volta buona. Marco Baldini si tiene stretti i momenti di lucidità, presenta piccoli eventi, aspetta una nuova grande occasione: “Ho smesso di fare la vittima, di piangermi addosso”. A suo tempo Linus disse: “Temo che la sua carriera in radio, almeno a certi livelli, sia finita”. Al momento la speranza è un sogno amaro, quello di abbracciare sullo stesso palco Fiorello, Amadeus e Savino. Come agli inizi, con molti sogni e molti meno soldi per tutti.