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Lavinia Biagiotti: “La voce di mia madre nel doc su di lei mi ha commosso” 

Pubblicato il: 30/10/2019 20:24

di Ilaria Floris
“Un bellissimo viaggio nelle nostre vite, nelle nostre case ma anche una vicenda in cui tante persone, donne e uomini, si riconosceranno e si commuoveranno, perché c’è una famiglia dietro, è una storia italiana”. Lavinia Biagiotti racconta, in una lunga chiacchierata con l’Adnkronos, le emozioni che le ha evocato il film su sua madre Laura, che andrà in onda domani su Rai3 prodotto da Anele in collaborazione con Rai Cinema.

Il docufilm, diretto da Maria Tilli con la voce narrante di Serena Rossi, è la seconda puntata del ciclo ‘Illuminate’, dedicato a quattro donne straordinarie che hanno fatto la storia d’Italia (le altre sono Oriana Fallaci, Marisa Bellisario e Virna Lisi). “Mia madre -dice Lavinia- è stata una pioniera. Fu la prima stilista italiana a sfilare in Cina nel 1988, e all’epoca la chiamavano ‘mister Biagiotti’, non riuscivano ad usare il femminile e a pensare che una donna stesse facendo quello che faceva lei, portare l’Occidente alla più grande comunità di donne al mondo”.

Per la stilista e imprenditrice 41enne, la caratteristica più importante della mamma è stata quella di avere “una grande visione. E’ riuscita a portare tutti al suo progetto e alla sua idea, e a farlo con garbo. Lei diceva sempre ‘una donna non deve sentirsi un uomo di serie B‘, e ha portato avanti le posizioni femminili sempre con un filo di romanticismo”. Una storia di tre generazioni di donne, a partire dalla nonna Delia da cui tutto ebbe inizio. “Mia nonna rimase orfana a 14 anni, si rimboccò le maniche e andò a lavorare mantenendo tutta la sua famiglia”, racconta commossa la Biagiotti.

Alla fine degli Anni Cinquanta, Delia “decise di aprire un atelier a casa e fu chiamata a disegnare le divise per l’Alitalia. Mia madre fece la scelta d’amore di affiancarla nella sua azienda. E io, che ho perso mio padre a 17 anni, cerco di continuare a tessere un filo ogni giorno, tra passato, presente e futuro”. La figlia della celebre stilista rivela che il docufilm sulla madre l’ha emozionata, soprattutto per un dettaglio importante.

La cosa che mi ha emozionato di più? Risentire la voce di mia madre. Sono molto abituata a vedere le immagini, ma la voce è quel qualcosa in più che ti fa entrare nella storia. Mi ha molto commossa, ma anche stimolata ad impegnarmi, perché so che non lo faccio solo per me”. Qual è il futuro del marchio Biagiotti in ‘mano’ a Lavinia? “Io cerco di disegnare ogni giorno abiti per le donne che vestano il quotidiano -conclude- cercando di mettere gocce di bellezza e perché no, di felicità, nella vita di tutti i giorni”.

 

 

 

 

Adnkronos.

 

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