Intervista con Patrizia Laquidara, cantante, compositrice e performer. Sui contraccolpi emotivi della clausura. E sulla insospettabile discriminazione al contrario: verso gli uomini
Settimane di tempo sospeso, di lontananza dalle persone e dalle abitudini quotidiane. Mesi di silenzio, paura, preoccupazione, con i contraccolpi emotivi della clausura forzata a causa della pandemia. Patrizia Laquidara racconta come ha affrontato tutto questo, coltivando la forza interiore per non esserne distrutta. Mentre si prepara ad affrontare un difficile ritorno sul palco. Poi un discorso anticonformista sulle artiste che usano il corpo in modo sexy e aggressivo per dare visibilità alla propria musica. Non una novità, né qualcosa da censurare. Ma che presenta più di una insidia. La videointervista.