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Le pagelle del fu Matia Bazar, terza serata  

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Ecco le pagelle dell’esibizione dei 12 cantanti in gara nella terza serata del festival di Sanremo 2019, redatte ‘a caldo’ in esclusiva per AdnKronos dall’ex tastierista dei Matia Bazar, Mauro Sabbione.

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Mahmood, ‘Soldi’: sempre il maestro Stromae alle spalle. Proposta elettro-etnica interessante e il brano passerà in radio. Forse le giurie popolari non lo voteranno. Sarà in centro classifica sicuramente. Voto 7








Enrico Nigiotti, ‘Nonno Hollywood’: probabilmente Enrico potrebbe piazzarsi e prendere voti, per la sua capacità di comunicare la canzone e per la sua possibile carriera futura, che potrebbe decollare proprio da questo Sanremo. In odore di podio. Bella canzone, perfetta per il festival e bello lui. Voto 8

Anna Tatangelo, ‘Le nostre anime di notte’: “Più ti guardo e più vedo la parte migliore di noi”. In questa frase, arcaico testo delle antiche canzoni sanremesi, c’è tutta la contraddizione di un mondo che la musica leggera sta accantonando. Ormai questo tipo di autobiografia non funziona. Anna è molto brava ma non riuscirà a scalare la classifica. Voto 5

Ultimo, ‘I tuoi particolari’: meno convincente della prima serata, forse sente il fiato sul collo degli antagonisti. E’ comunque destinato ad essere il beniamino di Sanremo. Anche lui sul podio, azzardo un terzo posto. Voto 9


Francesco Renga, ‘Aspetto che torni’: la canzone di Bungaro e degli altri autori, è molto bella e si sviluppa senza ripetizioni nella sua interezza. Renga e un po’ giù di voce forse ma riesce con la sua esperienza a fare una buona interpretazione. Piazzato. Voto 7

Irama, ‘La ragazza con il cuore di latta’: bellissima canzone, arrangiamento splendido e bellissimo il coro-gospel multietnico. Irama crescerà notevolmente e secondo me si gioca il podio. Piace molto al pubblico. Voto 9

Patty Pravo con Briga, ‘Un po’ come la vita’: molto più convinti della prima sera. Ma anche per loro vale il mio appello “Basta coppie a Sanremo”. Anche perché il sospetto con Patty è che Briga sia un tutore armonico. Voto 5

Simone Cristicchi, ‘Abbi cura di me’: standing ovation per Simone. Bellissima canzone, e superbo arrangiamento ed il pubblico apprezza. Lo quoto decisamente per la vittoria, perché credo che la musica ed il testo abbiamo il dovere di far riflettere e pensare alla narrativa musicale. Voto 10

Boomdabash, ‘Per un milione’: convincenti ed il pezzo è molto orecchiabile. Il raegge funziona sempre e le parole saltellano perfettamente sul ritmo. Si piazzeranno in centro classifica. Voto 6

Motta, ‘Dov’è l’Italia?’: Motta è decisamente particolare e la sua canzone è molto bella, ma temo che altri siano cresciuti di più nelle due sere precedenti. Si gioca anche lui il posto dell’outsider. Voto 7

The Zen Circus, ‘L’amore è una dittatura’: il brano è molto particolare, praticamente monocorde, tutta la sua forza è il testo. Questa sera l’ascolto è migliore. Ricordano moltissimo il gruppo francese Noir Desire. Purtroppo non avranno spazio, come i Negrita sono venuti a Sanremo, ma non ne hanno bisogno. Voto 7

Nino D’Angelo con Livio Cori, ‘Un’altra luce’: la legge della coppia distrugge anche loro. Niente di più che folklore, melodico. Gli accordi sempre in risoluzione minore ed il pensiero va a Mimì e Murolo. Comunque la canzone è bene interpretata, si meritano un buon festival. Voto 6

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