(Fotogramma)
Pubblicato il: 07/12/2019 18:18
“Non mi perdono una cosa, non aver preso il telefonino che mi aveva dato. Se lo avessi preso, chissà come sarebbero andate le cose”. Loredana Bertè, ospite di Verissimo, si commuove ricordando la sorella Mia Martini. “Lei è dentro di me. Quando sono sul palco e sono nel panico, penso a lei e il palco diventa la mia valvola di sfogo. E alla fine del concerto mi sento una persona migliore perché ho dato più di quanto potessi dare. E Mimì sarebbe orgogliosa di me”, dice. “La sogno, sogno che vuole una sigaretta. Quando è il compleanno, metto una sigaretta davanti alla sua foto: ‘Questa è la tua, buon compleanno’… Mi manca da morire”.
“Le hanno attaccato l’etichetta di portajella. Si è rifiutata di cantare per 15 anni. Quando una è brava, l’unico modo per farla fuori è dire che porta jella. Quando vedevano arrivare Mia Martini, anche l’ultimo dei tecnici si toccava le parti basse. Molti registi, anche nomi noti, dicevano che con Mia in studio si sarebbe incendiata la scenografia… E’ stata una sofferenza continua… Io ho viaggiato tantissimo, magari avessi fatto un viaggio di meno… chissà se sarebbe cambiato qualcosa”, aggiunge.
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