Le allucinanti dichiarazioni di Lory Del Santo dopo il suicidio del figlio diciannovenne. Non andrà al funerale, ma al Grande Fratello Vip, perché lì si sente “protetta”. Soprattutto dal cachet che incasserà. Senza parole
Dopo le dichiarazioni rilasciate a Verissimo, dove indossava un elegante abito a lutto, le parole di Lory Del Santo “echeggiano” dalle pagine del settimanale Chi.
Loren soffriva di una patologia mentale che l’ha portato a togliersi la vita circa un mese fa. Aveva 19 anni. È nato prematuro a 6 mesi, con gravi complicazioni. I medici mi dissero che ogni giorno di vita sarebbe stato un dono. Per questo ogni giorno con lui sono sempre stata felice e predisposta alla positività.
La showgirl scende poi nel dettaglio, parlando della motivazione che, secondo lei, ha condotto Loren al disperato gesto.
Soffriva di una malattia chiamata anedonia […] Il vocabolario dice: “mancanza di qualsiasi tipo di piacere e desiderio”. Chi ne soffre non prova né odio, né dolore, né amore ed è indifferente davanti al resto del mondo [e qui deve aver preso dalla mamma, ndr]. Abbiamo trovato solo dopo la sua morte bigliettini che lui scriveva in giro e nascondeva e che manifestavano appieno la sua malattia.
A chi le domanda se abbia sensi di colpa, Lory Del Santo risponde con “consapevolezza”.
Mi hanno dato la certezza al 100% senza neanche l’1% di dubbio, che il suo destino era segnato […] Io ho un solo senso di colpa: l’ultima volta che l’ho visto anziché dargli solo un bacio, avrei voluto dirgli “Ti voglio bene”. Ho avuto l’occasione di stare per quasi 20 anni accanto a un angelo.
Dopo la perdita, la vita continua e la showgirl cerca di ricominciare, un passo alla volta [verso la “casa” del GFV, ndr].
Devo riprendermi. Devo incontrare le persone. Mi hanno detto che stare segregata nel mio dolore non mi può fare che male. Credo che la casa del “Grande Fratello VIP” sia l’unico posto in cui possa sentirmi protetta. Per me potrebbe essere una terapia […] Lì si passa molto tempo con se stessi. La solitudine ti fa meditare per trovare soluzioni. So che sarò giudicata, ma per me sarà una terapia. Credo di avere il diritto di vivere.
Fonte: huffingtonpost.it