Il lockdown ha lasciato molte eredità, talvolta, scomode e una vocazione condivisa, come l’attrazione verso le relazioni invisibili evidenziate dall’uso diffuso di tecnologie, un tempo appannaggio esclusivo dei ragazzi, con cui ognuno di noi ha imparato a filtrare i rapporti in maniera virtuale.
Nasce in questo clima Il marito invisibile, il testo che Edoardo Erba ha scritto al tempo della quarantena, che sarà in scena da giovedì 11 novembre 2021 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 14) al Teatro Nuovo di Napoli, affidato all’interpretazione di Maria Amelia Monti e Marina Massironi.
Presentato da Gli Ipocriti Melina Balsamo, l’allestimento ruota attorno ad una videochat fra due amiche cinquantenni, Fiamma e Lorella, che non si vedono da qualche tempo. Tra saluti di rito, qualche chiacchiera, Lorella annuncia a sorpresa, che si è sposata.
La cosa sarebbe già straordinaria di per sé, vista la sua proverbiale sfortuna con gli uomini, ma diventa ancora più incredibile quando lei rivela che il nuovo marito ha una particolarità: è invisibile.
Fiamma teme che l’isolamento abbia prodotto danni irreparabili nella mente dell’amica e si propone di aiutarla, ma non ha fatto i conti con la fatale, sconcertante, attrazione di noi tutti per l’invisibilità.
”Ho voluto creare una realtà virtuale più ricca e articolata della realtà che vediamo sul palco – spiega Edoardo Erba – in cui le attrici recitano sullo sfondo di un blue screen circondate da una realtà monocromatica, che prende vita e colore solo dal piano della telecamera in su. Sui grandi schermi che sovrastano il palco, invece, le vediamo vivere nelle loro case, piene di oggetti, di luci, di fumo, di colori e di movimento. Il contrasto, funzionale alla storia che la commedia racconta, pone lo spettatore in una situazione oggettivamente nuova”.
Il marito invisibile di Edoardo Erba è un’esilarante commedia sulla scomparsa della nostra vita di relazione, in cui le due protagoniste ci accompagnano, con la loro personalissima comicità, in un viaggio che dà i brividi per quanto è scottante e attuale.
E’ una storia che appartiene a tutti noi, nel sollievo di essere usciti da un tempo difficile che ci ha lasciato soli, attraverso un linguaggio che in questi mesi abbiamo messo a punto, quello digitale, le videochiamate, i social e tutto quello che abbiamo provato a limitare ai nostri figli, prima di esserne completamente coinvolti.