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Mel Gibson replica a Winona Ryder: “Insulti razzisti? Falsità al 100%” 

SPETTACOLO

Mel Gibson (Fotogramma)

Mel Gibson ha respinto le accuse di Winona Ryder, secondo cui l’attore e regista avrebbe formulato commenti antisemiti e omofobi nei confronti di lei ed un suo amico gay ad una festa hollywoodiana negli anni ’90. In un’intervista con il Times, la Ryder ha raccontato del suo incontro con Gibson, durante il quale, dopo aver appreso delle sue origini ebraiche, l’avrebbe definita una “oven dodger”, macabro termine derivato dalla tragedia dei campi di concentramento. Inoltre, riferendosi all’amico omosessuale dell’attrice, Gibson avrebbe chiesto: “Aspetta, non è che rischio di prendermi l’Aids?”. La risposta di Gibson è arrivata tramite i propri legali con una dichiarazione al New York Post: “Le affermazioni sono false al 100%. Mentì oltre un decennio fa, quando parlò con la stampa, e sta mentendo anche adesso”. La menzione della “stampa” si riferisce ad un’intervista del 2010 con GQ in cui la star di ‘Stranger Things’ ha parlato per la prima volta dell’incidente, aggiungendo come il 2 volte premio Oscar abbia cercato ripetutamente di scusarsi. “La storia delle scuse è una falsità,” hanno continuato i rappresentanti di Gibson. “È vero, lui cercò di contattarla, molti anni fa, ma solo per un confronto riguardo le sue bugie, che lei ha rifiutato”.

Contattata al riguardo dal “Post”, la Ryder ha commentato: “Credo nella redenzione e nel perdono e spero che il signor Gibson abbia trovato un modo sano per affrontare i propri demoni, ma io non sono tra questi”. Poi, tornando sull’episodio del 1996, ha aggiunto: “Io e il mio amico Kevin Aucoin siamo stati bersaglio delle sue parole piene di odio. È un ricordo doloroso e ancora vivido per me. Solo accettando le responsabilità del nostro comportamento in questa vita possiamo fare ammenda e rispettarci a vicenda in maniera sincera, ed auguro a lui tutto il bene possibile in questo lungo viaggio”.

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