L’attore sceneggiatore e regista, applauditissimo per la sua ultima fatica cinematografica “7 minuti” confessa di guardare con interesre al nuovo governo
Lo aveva già detto in passato, adesso ribadirlo è ancora più semplice. Per Michele Placido, oggi 72enne, attore sceneggiatore e regista, la sinistra ha deluso molte persone, compreso lui che era di tradizione socialista e oggi si ritrova, quasi casualmente a fare il tifo per l’altra parte. Come ha detto in una intervista a Libero, dove ha ammesso: “Guardo con interesse al nuovo governo, a questo cambiamento e non mi auguro che fallisca ma che porti avanti le proprie idee”. Il giudizio, fa capire chiaramente, arriverà dopo, ma per adesso “diamogli il tempo, poi si vedrà”.
Una vita dedicata al cinema e al teatro, Placido si gode con successo la sua ultima fatica “7 minuti”, applauditissimo al recente festival di Castiglione. Un film che sarà nelle sale il 3 novembre e verrà presentato alla Festa del Cinema di Roma il 21 ottobre. Una pellicola che promette bene perché si ispira ad una storia vera: è quella delle operaie di una fabbrica tessile del Lazio che devono decidere se rinunciare a sette minuti della loro pausa pranzo per ingraziarsi i nuovi proprietari e, quindi, tenersi il posto di lavoro. “Sette minuti” è ispirato a una storia vera, accaduta in Francia, a Yssingeaux, nel 2012.
Michele Placido è alla sua dodicesima regia, ha firmato successi come Romanzo Criminale e Vallanzasca – Gli angeli del male, ma anche i più recenti “Suburra” (la serie Tv), “La scelta” e “Il cecchino”, ma la sua fama internazionale resta indissolubilmente legata alla miniserie “La piovra”, nel ruolo che diede grande e decisivo impulso alla sua popolarità quello del commissario di Polizia, Corrado Cattani. E Placido non fa fatica ad ammettere di essersi guadagnato l’affetto del pubblico: “Ho sempre lavorato con onestà intellettuale – dice a Libero – cercandon di fare dare lavoro e di comportarmi nel modo giusto”. Una moralità forte la sua che gli deriva da una lunga e non facile gavetta. “Ero un giovane che veniva dal Sud, non conoscevo nessuno e avevo tanta voglia di mettermi alla prova”. il resto è storia che un po’ tutti conosciamo: dopo gli studi all’Accademia di Arte drammatica sono arrivati i primi lavori e poi la celebrità.
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