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Milano, su il sipario alla Scala dopo 133 giorni 

Milano, su il sipario alla Scala dopo 133 giorni

(Foto Marco Brescia/Teatro alla Scala)

di Federica Mochi
Punto e a capo. Al Teatro alla Scala, stasera, è stato un po’ un mini 7 dicembre. Una ‘Prima’ anomala, la Prima della ripartenza. Il sipario del Piermarini è tornato a rialzarsi stasera nel primo dei ‘Quattro concerti per ricominciare’, sancendo così un nuovo inizio per il teatro milanese.  L’emozione? Tanta, soprattutto tra gli habitué meneghini, tra gli ‘happy few’ che hanno assistito al concerto in platea, sui palchi e in galleria, per la prima volta dopo 133 giorni. Tutti con la mascherina calata sul viso. In un tempio della lirica mondiale che così non si era mai visto prima.

“Mi sembra un sogno rientrare dopo tanti mesi in cui non si sapeva cosa sarebbe successo e stasera sembra quasi irreale. Diciamo che è un ritorno alla normalità” commenta un fedele abbonato scaligero prima di rimettere piede nel foyer.

Quella di stasera è stata ripartenza a tutto tondo, che ha visto alternarsi sul palco nomi d’eccezione: la pianista Beatrice Rana e il violoncellista Mischa Maisky. Grande assente il baritono Luca Salsi, già protagonista di due prime scaligere, (l’Andrea Chénier e poi la ‘Tosca’ nel dicembre scorso), che ha dovuto rinunciare a cantare perché malato. Al suo posto, Simone Piazzola che ha intonato l’aria ‘Nemico della patria’ dall’’Andrea Chénier’, di Umberto Giordano, ‘O Carlo ascolta’ dal ‘Don Carlo’ di Verdi e ‘Cortigiani col razza dannata’ da un’altra opera verdiana, ‘Rigoletto’. 

Arie che hanno emozionato il pubblico, che non ha risparmiato scrosciate di applausi. Come quando Piazzola ha regalato un’altra toccante aria verdiana, ‘Di Provenza il mar, il suol’ da ‘La Traviata’.

“Spero sia andata bene, è stata un’avventura – sottolinea Piazzola al termine dello spettacolo – ero dal mio fisioterapista quando ho ricevuto la telefonata del mio manager. Così ho preso la macchina e sono corso a Milano con la mia ragazza e un carissimo amico. Ho provato un po’ in auto, cercando di prepararmi. Oggi è stata una grande emozione, poco prima di salire sul palco ho sentito il cuore battere forte”.

A fare gli onori di casa, il sindaco di Milano, Beppe Sala, il governatore lombardo, Attilio Fontana e il sovrintendente scaligero Dominique Meyer. Presente anche l’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera.

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