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Morcellini: “Canzoni sono al centro, stop ad arroganza politica” 

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Immagine di repertorio (Fotogramma)

di Carlo Roma

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“Le canzoni sono tornate al centro del Festival di Sanremo. La prima serata ha offerto un panorama di differenze, di stili, di personaggi e di mondi diversi che è uno dei compiti del Servizio Pubblico”. A pensare che, nonostante le polemiche politiche dei giorni scorsi, la musica sia pienamente tornata al centro del Festival è Mario Morcellini, commissario Agcom e consigliere alla comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma che, all’AdnKronos, fa il punto sulla prima serata di Sanremo lanciando di fatto un appello: “Stop all’arroganza della politica sul Festival”. In questo senso Morcellini approva il monologo con cui Bisio ha chiesto “di interrompere le polemiche estranee allo spirito di Sanremo. Ogni volta che la politica si è avventata su Sanremo – dice Morcellini – ha commesso errori di invadenza insopportabile. E ciò non vale solo per l’attuale governance che condannava quello che succedeva un tempo. E’ impensabile che non ci si ricordi di aver pontificato in passato contro l’invadenza della politica”, sottolinea Morcellini.








L’intervento di Bisio è stato importante perché “bisognava salvare l’elemento nazional-popolare da una politica che non sa mai fermarsi al punto dei suoi limiti, quello di essere un progetto di uomo e di società, non di battaglie e beghe su temi che non appartengono solo alla politica come le migrazioni o il rispetto di un’istituzione ormai entrata nella storia del Paese come Sanremo”. Morcellini sottolinea, comunque, che la formula del Festival di Sanremo va cambiata e aggiornata senza toccare gli ingredienti fondamentali dello spettacolo. Un cambiamento che ha mosso i primi passi nella puntata di ieri sera nella quale, afferma, è stato “avviato il rinnovamento del Festival”.

“Prima ancora di vedere la puntata – spiega – ero convinto che il Festival di Sanremo avesse bisogno di un sapiente rinnovamento della formula e non di una rivoluzione. Un rinnovamento che non toccasse gli ingredienti costitutivi dello spettacolo. Ritengo la puntata di ieri esemplare di quello che penso sulla macchina del Festival: va cambiato, va rinnovato, ma avendo attenzione di non alterare troppo la ‘cosmologia del programma’ perché diversamente si perderebbe il pubblico tradizionale”. Ancora sul fronte del rinnovamento, “ho trovato considerevole l’importanza attribuita a personaggi che fanno della comicità la loro leva comunicativa. C’è stata sempre una dimensione comica nel festival, ma mai ha fatto parte della messa in scena del programma come un fil rouge, ovvero mai è stato un elemento connettivo”. Il secondo elemento legato al rinnovamento del Concorso emerso ieri sera è stato “il modo in cui il direttore artistico è apparso: era importante senza essere il soggetto dominante della scena di Sanremo. Baglioni non è stato l’unico deus ex machina della scena”. Insomma, per Morcellini, si è verificato un fenomeno di “pluralismo di protagonisti e conduttori. Nelle prossime puntate si potrà vedere un’alternanza di ruoli capaci di parlare a pubblici diversi”, conclude.

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