Un’immagine di ‘Alice’ il nuovo spettacolo di Moses Pendleton per i Momix che debutta a Roma al Teatro Olimpico.
Pubblicato il: 11/02/2019 16:55
Atteso ritorno a Roma per i leggendari Momix che, per l’Accademia Filarmonica Romana e il Teatro Olimpico, presentano il loro nuovissimo spettacolo ‘Alice’, in prima mondiale dal 20 febbraio al 3 marzo, nell’ambito della IX edizione del Festival Internazionale della Danza di Roma organizzato dall’istituzione romana e dal teatro capitolino. Un debutto che conferma il forte legame artistico (oltre 30 anni) tra la compagnia, il Teatro capitolino e l’Accademia Filarmonica Romana, di cui Moses Pendleton è Accademico dal 2012. (FOTO)
Carismatico creatore e direttore artistico della compagnia, Pendleton propone un suggestivo spettacolo che si ispira alla celebre fiaba di Lewis Carroll ‘Alice nel Paese delle Meraviglie’. Uno show che arricchisce il caleidoscopico repertorio di pura poesia con cui la celebre compagnia di danzatori-illusionisti fra le più famose al mondo, cattura il pubblico dopo la messa in scena di ogni produzione.
La vera Alice ha spinto Lewis Carroll, un timido professore di matematica dell’epoca vittoriana, a scrivere il suo fantastico racconto di avventure clandestine per lei, quando aveva solo 10 anni. Questo piccolo racconto, protagonista la stessa Alice, una bimba sperduta in un universo fantasmagorico, è familiare adesso alla maggioranza dei bambini e adulti del mondo. Grazie alla sua fantasia e brio e anche per il suo cast di personaggi di contorno, dal coniglio bianco al cappellaio matto e alla implacabile regina di cuori.
Il coreografo più immaginifico del mondo della danza ha scelto così di infilarsi nella tana del coniglio in un mondo magico dove il corpo umano si trasforma e niente è ciò che appare. “Vedo Alice come un invito a inventare, a fantasticare, a sovvertire la nostra percezione del mondo, ad aprirsi all’impossibile. Il palcoscenico è il mio fungo, la mia tana del coniglio”, ha raccontato Pendleton, creatore come Carroll di mondi simili a sogni, popolati spesso da creature strane e stravaganti.
”Vedremo il corpo di Alice che cresce, si restringe e cresce di nuovo, e quelli dei ballerini che mutano per mezzo di oggetti, corde e corpi di altri ballerini – ha aggiunto – Corpi ‘underground’ che sprofondano… Come la politica negli Stati Uniti. La storia di Alice per Momix , in fondo, è una storia piena di immagini e di logica assurda”, ha proseguito Pendleton. Un’opportunità per scoprire fin dove arrivi la fantasia della compagnia americana, che con questo spettacolo tenta sentieri ancora inesplorati nella fusione fra danza, luci, costumi, proiezioni. Lo spettacolo sarà in tournée in Italia per tutto il mese di marzo toccando le città di Trieste (Teatro Rossetti, dal 6 al 10 ), Cremona (Teatro Ponchielli, il 16-17) e Torino (Teatro Alfieri, dal 20 al 24).
In occasione dello spettacolo, verrà allestita (dal 21 febbraio) una mostra in omaggio a Lindsay Kemp, l’artista scomparso il 24 agosto scorso e legato alla Filarmonica Romana e al Teatro Olimpico fin dagli anni ’60, che esattamente 30 anni fa presentava all’Olimpico la sua personalissima ‘Alice’.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Adnkronos.