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Musica: il dj dei balconi, ‘dopo emergenza porto allegria nei quartieri popolari’  

Il 'dj dei balconi': Dopo l'emergenza porto la musica nei quartieri popolari

(di Ilaria Floris)

“In questa fase 2 ho pensato di andare a ringraziare tutte le persone che mi hanno seguito in questa quarantena: non sono più loro che vengono sotto il mio balcone, sono io che giro tutti i quartieri per ringraziarli, gratuitamente, e per continuare a mantenere quello spirito di unità e di aggregazione che ci ha reso unici in tutto il mondo urlando il nostro desiderio di libertà dai balconi”. Così Francesco Cellini, il ‘dj dei balconi’ che durante l’emergenza è diventato famoso alleggerendo con le sue dirette il ‘tempo sospeso’ di tanti italiani facendoli cantare e ballare (e finendo persino in un video degli U2 sulla pandemia), racconta all’Adnkronos il suo nuovo progetto.

Da ‘Azzurro’ a ‘Vivo per lei’, fino all’immancabile Inno di Mameli che finiva ogni ‘sessione’ musicale. “L’iniziativa che tanto ha avuto successo, ’Fuori come balconi’, diventa on the road -spiega- Non più le persone da me ma io in giro a ringraziarli. Uno show, un flash mob con il quale porto il teatro a domicilio, e dove le persone possono cantare stando comodamente al balcone”. Prima regola, non creare assembramenti. “Comincio domani, sabato 16 maggio alle 19, dal mio quartiere, quello di Monteverde -racconta- ma le date successive le comunicherò all’ultimo per non creare folla”.

“La mia idea -spiega Francesco, che di professione fa l’animatore e l’organizzatore di feste per bambini- è quella di portare un po’ di allegria e musica nei quartieri con più disagi, nei quartieri popolari. Partirò dicendo ‘Mi chiamo Francesco come il Papa, e Cellini come Benvenuto Cellini, che era un po’ pazzo come me. Grazie per avermi ospitato’, perché è così, sono loro ospite”.

Lo spettacolo dura appena 15 minuti, una ‘toccata e fuga’ per mantenere “quello spirito che ci ha reso unici in tutto il mondo: è un peccato che vada perso -racconta- Perché quello che mi è piaciuto di questo periodo è la creatività che ognuno di noi ha tirato fuori. Dal ballare sul terrazzo, la voglia di continuare a sorridere nonostante uno dei periodi più brutti della storia”. E rivela di aver pensato ad una sorpresa per chi aderirà con maggiore entusiasmo: “Metterò online un concorso dove chiunque abbia un condominio e vuole una tappa di questo flash mob da loro, può contattare la mia associazione -svela- e il condominio che farà più ‘caciara’ in questa iniziativa, avrà in regalo una festa per bambini”.

Il dj fa dunque un appello “a Regioni, Comuni, Pro Loco e Municipi: se vogliono essere la prossima tappa, e rallegrare i loro quartieri con la musica italiana che ha fatto sognare il Paese e il mondo in questa quarantena, possono contattare la mia associazione e andrò volentieri”, dice. E conclude con un sogno personale: “Il mio sogno è di partire da Roma ed arrivare in tanti quartieri di città d’Italia. Fino, magari, nella mia Toscana, e far ballare mio padre dal balcone: è quattro mesi che non lo vedo”.

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