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Nina Zilli canta ‘Schiacciacuore’, “brano sbocciato come un fiore” 

Nina Zilli canta 'Schiacciacuore', brano sbocciato come un fiore

di Antonella Nesi

Un brano sbocciato come un fiore durante la quarantena. ‘Schiacciacuore’ di Nina Zilli, che arriva il 5 giugno su tutte le piattaforme e in radio, è nato durante il lockdown dalla collaborazione della cantautrice con il fidanzato Danti e fonde la dimensione sentimentale con quella ambientalista, tanto che la data di uscita coincide con la Giornata Mondiale dell’Ambiente. ‘Schiacciacuore’ segna anche la prima collaborazione di Nina Zilli con il rapper Nitro, che ha scritto per il brano un’inciso-invettiva in cui dichiara “il virus siamo noi”.

Il brano, il primo singolo del nuovo progetto musicale di Nina (“l’album che uscirà tra un po’ di tempo, appena avrò chiuso la tracklist, in grande movimento per tutto quello che ho scritto in quarantena”, confessa ridendo l’artista all’Adnkronos), è un brano “volutamente fresco, pieno di energia e positività, che non a caso arriva alla fine di tre mesi così difficili”. E che però, tra le righe, lancia un messaggio importante. “Oltre a essere una canzone d’amore – spiega Nina – è la metafora di una riflessione sulla relazione tra uomo e pianeta terra, su cui tanto ci si è interrogati durante il lockdown”.

È “il grido di aiuto rivolto da una Madre Natura ‘in tuta da ginnastica’ agli esseri umani”, ai quali chiede di essere rispettata. Mentre Nitro, membro della Machete Crew, veste i panni dell’uomo che ammette le proprie colpe e si scusa per i suoi comportamenti. “Io non ho fatto moltissimi featuring durante la mia carriera, perché mi piace che nascano naturalmente. E così è stato con Nitro. Lui lavorava al suo progetto mentre anche io ero in studio e così ha sentito il brano e gli è piaciuto e con grande naturalezza ci è entrato dentro. Una collaborazione sentita, come piacciono a me”, racconta Nina.

Ma a dare le mosse al brano è stata una poesia di Nina: “È partito tutto da un verso che avevo scritto tempo prima sull’amore. Poi a Danti è venuta in mente un’altra cosa che aveva scritto lui e abbiamo cominciato a lavorarci insieme. Poi, per arrivare al secondo piano di lettura, abbiamo dovuto aspettare il nostro inconscio, perché ad un certo punto la metafora naturale dell’Amazzonia e dei fiori e venuta fuori da sé”, confessa. Così le metafore floreali che aggiungevano spensieratezza e freschezza al brano sono diventate anche un messaggio importante. Che Nina ha voluto comunicare, accompagnando il countdown dell’uscita del singolo con la crescita di una piantina ribattezzata ‘Schiacciacuore’ e filmata in live streaming non-stop, dalla germinazione fino alla fioritura.

Sulla ripresa dell’attività live, Nina confessa che le piacerebbe organizzare “un concerto-evento per mille persone, perché alla musica dal vivo bisogna tornare anche per tutti quei lavoratori dello spettacolo che stanno arrancando: però io non sono per tornare a tutti i costi subito, io sono per tornare quando sarà possibile farlo in sicurezza”, sottolinea Nina, che dice di essere “rimasta di stucco davanti alle immagini delle manifestazioni degli ultimi giorni ma anche per le foto di corso Garibaldi a Milano in orario aperitivo o di piazza Vittorio a Torino. Spero che come dicono alcuni esperti che il virus stia scomparendo. E mi auguro che questi assembramenti non portino ricadute”, conclude.

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