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Notre Dame: Banfi, ‘di fronte a immagini cattedrale in fiamme ho pianto’  

‘Per restaurarla ci vorranno anni, peccato che non potrò vederla’

SPETTACOLO

(Ipa/Fotogramma)

(di Alisa Toaff)

“Come cittadino italiano che ha visitato varie volte la cattedrale di Notre Dame, vedendo quelle terribili immagini, ho pianto e questo significa che sto invecchiando”. Così All’Adnkronos l’attore e neo commissario dell’Unesco Lino Banfi commentando l’incendio che ha danneggiato la cattedrale di Notre Dame. “Peccato che non potrò vederla restaurata perché per farlo ci vorranno anni poi chissà -prosegue l’attore con la solita ironia che lo contraddistingue- magari mi concedono una proroga”.

Per quanto riguarda le cause dell’incendio Banfi non nasconde di aver pensato subito ad un attentato: “Ho fatto il commissario Zagaria, il commissario Lo gatto e non nascondo di aver pensato: ‘qui c’è la mano di qualcuno’ ma da neo commissario dell’Unesco dico che bisogna essere cauti e contare fino a cento prima di parlare. Quello che è certo è che da un po’ di tempo ce l’hanno con i francesi, prima gli attentati e adesso questo”.

Tornando al disastro nella cattedrale di Notre Dame l’attore sottolinea: “Di primo acchito mi sono chiesto come mai gli esperti, sapendo che la struttura era fatta quasi interamente di legno massiccio e la parte sotto la cattedrale dove lavoravano gli operai era anch’essa tutta di legno non abbiano pensato che era facilmente infiammabile. Ma ormai purtroppo non si può più fare nulla. Quello che vorrei chiedere al presidente dell’Unesco è il perché una cosa così bella come Notre Dame sia stata dichiarata patrimonio dell’Unesco solo nel ’91 quando invece -conclude- si poteva fare molto prima. Peccato”.

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