Occhi lucidi. E non solo per il raffreddore. Quella di Paolo Bonolis a “Domenica in” è stata un’intervista ad alto impatto emotivo nella quale una volta per tutte è stato chiaro che il cinismo, spesso rinfacciato al conduttore di “Avanti un altro” e di tantissimi altri programmi di successo, sia da distinguere, come precisa lui, tra “quello buono e quello cattivo. Un po’ come succede per il colesterolo. Io sono romano e da romano leggo la realtà”.
L’ultima promessa fatta a mio padre e quelle rose incredibili
Così uno dei momenti più commoventi è stato quando Bonolis ha parlato del padre scomparso poco prima che nascesse Silvia, la terza dei suoi figli e la prima avuta con l’attuale moglie Sonia Bruganelli: “Mio papà stava già molto male. E mi disse: “se io non posso, porta a Sonia un mazzo di rose bianche per la nascita della bimba”. Lui morì, Silvia nacque con alcuni problemi da affrontare immediatamente e la promessa venne dimenticata. Fino a maggio quando le rose del nostro terrazzo fiorirono. In terrazzo abbiamo un vaso di rose rosse eppure quell’anno fiorirono bianche. Davvero una cosa ma vista. Ne parlai con il giardiniere chiedendogli se fosse possibile. Ma anche per lui fu una cosa incredibile, mi disse che era “impossibile”. L’anno successivo tornarono a essere rosse”. E tra la commozione generale ha specificato: “Io sono agnostico e ho difficoltà di gestione con il Vaticano, ma credo che intorno a noi ci sia dell’impalpabile”.
Bonolis- Venier, è nata una coppia?
Quello dedicato alla promessa fatta al padre non è stato l’unico momento particolarmente emozionante di un incontro, quello con Mara Venier, che ha divertito e messo d’accordo un po’ tutti sui social. Mentre gli hashtag #domenicain e #paolobonolis volavano, tanti utenti sottolineavano l’estrema empatia tra i due, impegnati in una serie irresistibile di gag e gaffe più o meno involontarie e a doppi o tripli sensi. Al punto che su Twitter c’è stato perfino chi si è augurato di vederli insieme nella prossima edizione del Festival di Sanremo, come coppia affiatata e fuori dagli schemi, capace di ironia e di autoironia. Ed effettivamente l’idea non è affatto malvagia visto che i due Festival firmati da Bonolis restano due edizioni da record piene di divertimento ma anche di momenti di riflessione. E visto che Mara Venier , protagonista di una rinascita del pomeriggio domenicale di Rai1 capace di spodestare in pochissimo tempo il predominio di Barbara D’Urso, meriterebbe un riconoscimento importante a coronamento di una carriera che in troppi, quando anni fa fu estromessa da qualsiasi programma dell’azienda di Stato, si erano affrettati a definire conclusa.
Ecco perché ho scritto questo libro
Al centro della chiacchierata c’era il libro “Perché parlavo da solo”, una sorta di autobiografia ma anche di raccolta di pensieri in libertà , su televisione e amore, famiglia e tecnologia e sesso, che Bonolis ha pubblicato un mese fa che sta riscuotendo un ottimo riscontro: “Ho deciso di scrivere il libro perché parlavo spesso da solo e dicevo delle cose, quindi pensando che potesse essere scambiata per una patologia mi son messo a scrivere”, ha spiegato il conduttore che ha confessato: “Avrei voluto leggere un libro scritto da mio padre e vorrei che questo lo leggessero i miei figli”.
Silvia, la mia luce e le famiglie che voglio aiutare
E proprio parlando dei cinque figli, i primi due “americani” nati dal primo matrimonio con la psicologa Diane Zoeller e gli altri tre nati dal matrimonio con Sonia Bruganelli che Bonolis si è di nuovo commosso. In particolare parlando proprio della sua compagna di vita, Sonia, con gli occhi lucidi, ha detto: “Mia moglie, la mia famiglia, insieme ci difendiamo dalle circostanze della vita, stiamo bene. È una donna intelligentissima, adorabile, veloce, caparbia, ottima impreditrice. Poi certe cose preferisco farle che dirle”, ha aggiunto in evidente difficoltà. Occhi lucidi anche parlando dei suoi tre figli più piccoli: “Sono uno diverso dall’altro, sono molto orgoglioso di loro. In famiglia siamo un circo nel senso che siamo un po’ tutti svitati”. Della figlia Silvia, che ha avuto dei problemi fin dalla nascita, Bonolis ha detto che lei “è la mia luce”. E ha poi spiegato che gli interi proventi della vendita del libro andranno alla Ce.R. S., una onlus che si occupa a bambini con gravi difficoltà di gestione: “Aiutiamo le famiglie di bambini che hanno subito gravi insulti, o dalla natura o da interventi. Vengono alimentati artificialmente, ad esempio, devono stare in ospedale e questo spesso porta le famiglie a separarsi. Quello che facciamo noi è far in modo che figure professionali che possano aiutare i bambini vadano a casa di questi piccoli e permettano alle loro famiglie di restare unite”.
L’incontro, spassosissimo con Luca Laurenti
Il conduttore ha raccontato anche il primo spassosissimo incontro con Luca Laurenti che lo lasciò interdetto con la sua voce da “paperino”, imitata alla perfezione da Bonolis, voce che di colpo, cantando, si trasforma in quella di un consumato crooner: “lo presi subito”. “Un colpo di fulmine”, ha sottolineato la Venier. E Bonolis con la consueta verve: “Ma pure un colpo di c..o!!!!”, tra le risate generali, sottolineando quanto lavorare in coppia con Luca Laurenti sia esaltante perché “garantisce alle cose che facciamo una buona dose di improbabilità e imprevedibilità che rendono lo spettacolo speziato e divertente”.
Il mio senso della vita
Infine Bonolis ha anche svelato qual è il suo senso della vita, lo stesso che ha raccontato declinato in tanti altri racconti e individualità, in quattro edizioni del programma più bello e profondo della sua lunga e fortunata carriera: “Io il senso della vita lo vedo nel sorriso. Quando gli altri sorridono mi dà gioia. Se poi sorridono per merito mio, allora sono proprio felice”.