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Parla Morgan  

Parla Morgan

(Fotogramma)

“Questa casa non è solo mia ma anche dei miei eredi, stanno facendo mancare il tetto alle mie figlie. Alle mie compagne ho sempre detto: ‘signore volete lasciarmi? Volete portarmi via le mie figlie? Fatelo, la mia casa è anche vostra ma io voglio pagare tutti gli alimenti’”. Così Morgan intervistato a ‘Porta a Porta’ su Raiuno dopo essere stato sfrattato dalla sua casa a Monza.

“Ho accettato qualsiasi cifra perché guadagnavo bene – ha sottolineato – cifre altissime e le ho pagate per anni, spese pazzesche. Tutti volevano e chiedevano soldi poi a un certo punto i miei datori di lavoro a cui ho fatto anche causa mi hanno fatto un contrattone pazzesco dicendo: ‘vieni vieni che ci fai fare il record di ascolti’ e non mi hanno pagato. A quel punto non ho potuto più dare niente a nessuno’, ha aggiunto Morgan.

“La mia casa è piena di strumenti musicali il mio regno, è abbastanza giusto che dal mio punto di vista questa cosa non sia giusta perché trovo abominevole che venga rimosso il luogo di lavoro di una persona che ha dentro la sua officina – ha rimarcato -. Un musicista in realtà è un artigiano, dove vado a lavorare ora?”.

Quanto alle figlie, “non le ho mai trascurate, mi sono state sottratte. Le mie figlie vogliono stare con me, chiedetelo a loro. Le compagne sono scappate, meno male! Devo dire che Jessica, la mia seconda compagna, si è comportata bene – ha tenuto a precisare – Asia come dice mia madre ‘si è bagnato il naso’’”.

“Adesso che sono stato sfrattato tutti i miei colleghi sono solidali, sono stato fortemente deluso dal non supporto dei cantautori, signori come Vasco Rossi, Jovanotti e Ligabue non sono stati in grado di prendere una posizione e soprattutto di difendere il concetto di cultura. Non ho mai chiesto soldi, mi sarebbe piaciuto che si fossero levati dei cori di solidarietà e invece neanche una parola’”, ha spiegato ancora Morgan.

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