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Pubblicato il: 07/12/2019 18:34
Quattro minuti di applausi per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al suo ingresso nel palco reale del Teatro alla Scala, prima dell’inizio della prima di ‘Tosca’ di Giacomo Puccini. Tutto il pubblico si è alzato in piedi e si è voltato in direzione del palco reale per rendere omaggio al capo dello Stato. Per Mattarella una vera e propria ovazione con un lungo applauso: si sono sentiti anche dei “bravo” e “viva il presidente”. Mattarella, con accanto la figlia Laura, ha sorriso e più volte ha fatto un cenno con la mano indicando l’orchestra quasi a voler far cessare l’applauso. In prima fila con il presidente della Repubblica, nel palco reale la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il sindaco Beppe Sala con la compagna Chiara Bazoli.
La fine del secondo atto di ‘Tosca’ alla ‘prima’ della Scala si è conclusa con un’ovazione per il cast e un trionfo personale per la soprano Anna Netrebko (Floria Tosca), arrivata al suo quarto 7 dicembre scaligero. Applausi scroscianti anche per il tenore Francesco Meli (Mario Cavaradossi). Per la soprano sono risuonati anche diversi “bravi”.
IL PARTERRE – Nutrito il parterre di ospiti. Tra i primi ad arrivare il presidente di Generali Gabriele Galateri di Genola con la moglie Evelina Christillin, presidente del Museo Egizio di Torino e consigliera Uefa, la cantante Patti Smith con la figlia, il rettore della Bocconi Gianmario Verona, il giornalista Bruno Vespa e l’attrice Vittoria Puccini che indossava un abito di velluto di seta blu a vestaglia. “Tosca è una donna straordinaria, tutta cuore, il suo personaggio mi affascina molto” ha sottolineato Patti Smith. “Sono molto emozionata”, ha aggiunto la poetessa del rock.
Presente anche Diana Bracco, presidente dell’omonimo gruppo farmaceutico, Lella Curiel con la figlia, il manager Arturo Artom e la moglie, con un abito verde di Lella Curiel, che richiama i colori della natura. Presente anche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, la vicepresidente della Corte Costituzionale, Marta Cartabia, Domenico Dolce e Stefano Gabbana e la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi in un abito doppiopetto di velluto nero e capelli raccolti. Tra le mise dominano il nero, pellicce, piume, fiori e paillettes. Stile, eleganza, sobrietà e qualche pennellata di colore prevalgono tra gli ospiti della prima alla Scala.
Tra le presenze istituzionali anche la senatrice a vita e habitué della Scala, Liliana Segre, che al suo arrivo a teatro è stata accolta da un lungo applauso. “Il presidente Mattarella mi ha detto che ci vedremo molto presto” ha detto Segre dopo aver incontrato il capo dello Stato durante il primo intervallo. “La Tosca non mi delude mai – ha aggiunto – la Scala non mi delude mai”.
Ricco il parterre degli invitati al Piermarini, tra big della finanza, ministri e vip. A rappresentare l’esecutivo la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, accompagnato dalla moglie Michela Di Biase, in abito nero lungo con bustier e il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani. “Ogni anno il 7 dicembre gli occhi di tutto il mondo sono puntati sulla Scala, su Milano. Il mondo è pieno di milioni di persone che vogliono vestire italiano, che vogliono mangiare italiano, che vogliono vedere il cinema italiano, vogliono ascoltare musica italiana. E dovremmo essere un po’ più orgogliosi di noi stessi, della nostra cultura, della nostra bellezza che sono invidiate nel mondo” ha detto Franceschini al suo arrivo.
A occupare la platea anche il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, l’ex presidente del Tribunale di Milano, Livia Pomodoro, Carlo Sangalli, la presidente dell’Eni, Emma Marcegaglia, in abito nero e tulipani rossi con pochette Bottega Veneta, l’ex ministro Angelino Alfano. Poca la mondanità presente, oltre all’attrice Vittoria Puccini, Claudio Santamaria e sua moglie Francesca Barra.
A vigilare sull’evento un dispositivo nutrito di circa 600 uomini tra cui agenti in divisa, reparti specializzati e personale in abiti civili.
PROTESTE – Proteste pacifiche davanti al teatro. Poche decine di persone in un presidio organizzato dalla Confederazione Unitaria di Base – Cub, in segno di protesta contro la kermesse, presenti in presidio anche i lavoratori della società Auchan, a sostegno della vertenza occupazionale in atto.
Le transenne sono state posizionate ad alcuni metri dall’ingresso del teatro, a ridosso di Palazzo Marino. Le realtà antagoniste, invece, (poche decine) si sono avvicinate alla piazza per richiamare l’attenzione sulla vicenda siriana. La protesta del centro sociale il Cantiere per riportare l’attenzione sulla guerra in Siria si è svolta senza problemi. Una decina di ragazzi ha inscenato un flash mob: hanno ricreato un bombardamento con tanto di effetti sonori e vernice rossa a simulare il sangue delle vittime. Alcuni hanno urlato frasi contro Erdogan. Uno solo lo striscione, molto sotto tono le voci della protesta.
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