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Quando Bigazzi fu sospeso dalla Rai per la ricetta del gatto 

SPETTACOLO

(Foto Fotogramma)

“A Berlingaccio chi non ha ciccia ammazza il gatto”. Durante una puntata della ‘Prova del cuoco’, Beppe Bigazzi aveva citato questo proverbio toscano che significa letteralmente ‘il giovedì grasso chi non ha più carne da mangiare si ciba del gatto’. Era il 2010 e questa frase costò al giornalista e gastronomo, scomparso all’età di 86 anni, una sospensione dalla Rai.

La sospensione fu comunicata in diretta. Bigazzi aveva spiegato anche la procedura utilizzata per trattare la carne dell’animale per migliorarne il sapore, riferendo altresì di averla consumata in diverse occasioni.

A seguito delle polemiche suscitate dal caso, lo stesso Bigazzi spiegò: “Negli anni ’30 e ’40 come tutti gli abitanti del Valdarno a febbraio si mangiava il gatto al posto del coniglio, così come c’era chi mangiava il pollo e chi non avendo niente andava a caccia di funghi e tartufi non ancora cibi di lusso. Del resto liguri e vicentini facevano altrettanto e i proverbi ce lo ricordano. Questo non vuol dire mangiare oggi la carne di gatto, ho solo rievocato usanze”.

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