La nuova avventura televisiva di Rai2 nasce sul solco tracciato da “Il Collegio”, appuntamento divenuto imperdibile per i millennials.
“La Caserma”, docu-reality realizzato in collaborazione con Blu Yazmine, propone un ritratto inedito ed esaltante della generazione Z, quella dei post adolescenti. In onda da mercoledì 27 gennaio, alle 21.20 su Rai2, “La Caserma” è un esperimento sociale che farà riflettere sui ragazzi compresi nella fascia degli under 30. Parole d’ordine saranno disciplina, doveri, convivenza, addestramenti e dure esercitazioni.
Quindici ragazzi e sei ragazze appena maggiorenni, provenienti da tutta Italia, che non hanno mai sperimentato un mondo senza internet e social media, vivranno per un mese un’esperienza estrema e sconosciuta. Una sfida per mettersi alla prova, per imparare a credere nel gruppo e nell’amicizia.
Dovranno adattarsi a un rigido percorso di formazione militare rispettando le regole imposte da cinque istruttori professionisti (Simone Cadamuro, Germano Capriotti, Deborah Colucci, Giovanni Rizzo, Salvatore Rossi) sotto l’occhio vigile di un irremovibile istruttore capo, Renato Daretti.
La voce di Simone Montedoro, nel ruolo di narratore, racconterà e accompagnerà le avventure dei giovani durante tutte le 6 puntate.
Il programma (che non ha alcuna collocazione temporale) è un mix tra romanzo esperienziale e adventure, con l’idea di raccontare i ventenni del 2020 che gli autori del programma descrivono come “una generazione profondamente matura, capace di leggere la tradizione, proiettarsi nel futuro e ben consapevole di se stessa”.
Tra i 18 e i 23 anni, i protagonisti sono ragazzi “comuni”. Studenti, lavoratori o appartenenti alla sempre più nutrita categoria dei neet, i giovani inattivi che non studiano e non cercano un lavoro.
Attraverso un training ispirato alla disciplina militare, si troveranno ad affrontare duri addestramenti, percorsi ginnici, corse zavorrate, camouflage, escursioni in esterna, e poi suggestive arrampicate e spettacolari traversate di un ponte tibetano.
Questi giovani avranno dunque trenta giorni per superare i propri limiti, per crescere e diventare un po’ più adulti. Scopo del programma sarà la formazione di un gruppo solidale e unito: ciascuno dei protagonisti dovrà sviluppare il “senso del fare” – sfruttando le capacità e superando le divergenze – per un unico obiettivo, essere una squadra.
Lo scenario, particolarmente affascinante per la stagione invernale, sarà Levico, in provincia di Trento, con una struttura adibita a caserma, trasformata per l’occasione in un set unico per un percorso di addestramento duro e a contatto con la natura.
La location è immersa nel verde, circondata da boschi, lambita da un fiume, vicino a un lago e sovrastata da una spettacolare cima montuosa. Il centro è composto di 4 edifici e di un piazzale esterno per le esercitazioni.
La Caserma è un programma scritto da Cristiano Rinaldi con Cristina Limon, Roberto Petrucci, Andrea Marchi, Veronica Pennacchio, Caterina Gaia e Chiara Iacobelli. La regia è di Riccardo Valotti.
IL FORMAT
La Caserma, realizzato in collaborazione con Blu Yazmine, è basato sul format internazionale “Lads Army”.
Sono state numerose le domande di partecipazione: tantissimi i ragazzi e le ragazze con il sogno di far parte del cast. Per la realizzazione del programma hanno lavorato oltre 100 persone tra pre-produzione, produzione e post produzione. Sono state utilizzate 40 telecamere tra quelle con operatore, telecamere fisse e remotate (con relativa regia); inoltre, go pro e microcamere per attività esterne; 30 radiomicrofoni a collarino e due droni per le riprese aeree.
LA PRIMA PUNTATA
Nella prima puntata sette ragazzi e sei ragazze provenienti da tutta Italia varcano il cancello della Caserma, pronti a lasciarsi alle spalle la loro vita quotidiana, con i vestiti alla moda, gli amati accessori e le stilose acconciature, per indossare la divisa da militare. Dopo aver fatto la conoscenza con i “superiori”, iniziano le prime fasi dell’addestramento, che prevedono anche la cura delle camerate, la pulizia dei bagni e la preparazione del “cubo”. L’adunata, la marcia, l’alzabandiera e il silenzio sono solo alcune delle pratiche che i ragazzi dovranno apprendere e attuare ogni giorno.
Dovranno sostenere delle prove fisiche e attitudinali che permetteranno agli istruttori di definire il loro profilo personale, prima di recarsi a Monte Bondone per la prima avventurosa esercitazione in esterna. Ancora carichi di adrenalina e non curanti delle conseguenze, i ragazzi infrangeranno le regole e le prime punizioni non tarderanno ad arrivare.