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Ricky Tognazzi: ”Morricone era geniale e umile, lavorare con lui è stato privilegio”  

SPETTACOLO

(Ipa/Fotogramma)

(di Alisa Toaff)

Ennio Morricone era una ”persona molto gentile, amabile, un genio riconosciuto in tutto il mondo. Quando parlavi di Morricone era come parlare di Leonardo Da Vinci, non c’e stato Paese dove non lo stimavano o conoscevano. La sua scomparsa è una grande perdita per chiunque, soprattutto per chi ha avuto il privilegio di lavorarci insieme. Era un uomo di grande umiltà’‘. Così Ricky Tognazzi all’Adnkronos ricorda Ennio Morricone, scomparso oggi a 91 anni. ”La prima volta che ho visto Morricone -racconta- ero un bambino. Erano gli anni ’60, andai con mio padre (Ugo Tognazzi, ndr) allo stabilimento Fono Roma a piazza del Popolo e papà alzò l’oblò della porta insonorizzata e mi fece vedere per la prima volta la grande orchestra che musicava ‘Il Federale’, il film che segnò il debutto di Ennio Morricone (protagonista del film Ugo Tognazzi, ndr)”. Fu un’immagine bellissima. Allora non avrei mai immaginato che un giorno ci avrei lavorato anche io!”.

La mia collaborazione con Morricone -prosegue il regista- iniziò nel ’91 quando chiacchierando con Claudio Bonivento dissi scherzando che nei miei film mi sarebbe piaciuto avere un vero musicista. Allora lui mi chiese: ‘Chi ti piacerebbe?’ e io risposi: ‘Ennio Morricone’. Claudio così mi fissò un appuntamento con lui e da lì iniziò tutto. Con Morricone abbiamo fatto ben cinque film“, ovvero ‘La tragedia di un uomo ridicolo’, ‘Vite strozzate’, ‘Il Papa buono’, ‘La Scorta’ e ‘Canone Inverso’.

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