Per molti è un sogno, moltiplicato dal fascino dell’alta cucina e dal successo della versione italiana del talent Masterchef. Concedersi una cena, magari durante le feste comandate e specialmente a Capodanno, avendo nel piatto le invenzioni d’autore di Antonino Cannavacciuolo, Giorgio Locatelli, Bruno Barbieri e Carlo Cracco. Quando vai nel tempio dell’enogastronomia sai che lo chef stellato è un’esperienza unica e che ha i suoi costi. Ma c’è chi di fronte a qualcosa di speciale non bada a spese. E dunque, cosa propongono gli artisti della forchetta e quanto vogliono in cambio? Ecco una veoce ricognizione delle loro proposte. Sognare non costa niente, realizzare sì, ma possono esserci delle sorprese anche in questo senso.
Il Bud Spencer dell’alta cucina
Chef Cannavacciuolo ha conquistato il grande pubblico non solo per la sapienza della sua cucina ma anche per i modi da gigante buono, con tanto di “pezze” sulla schiena degli aspiranti cuochi top che aiuta a realizzarsi, a mo’ di Bud Spencer dei fornelli. Cosa propone Cannavacciuolo per l’ultimo dell’anno? Ecco alcuni dettagli del menu congegnato da lui e dall’inseparabile moglie: ostrica e caviale Asetra, tonno vitellato, calamaretti, salsa al pane di segale, calamaretti, fegato grasso al gruè di cacao. Ci teniamo stretti per non sconfinare nella pubblicità gratuita. Il resto lo si potrà scoprire al ristorante Villa Crespi sul Lago d’Orta. Ma il conto? Si va da una base di 300 euro a persona, escluse le bevande. Se però si volesse il pacchetto completo che comprende tre notti in suite con colazione e massaggio personalizzato di un’ora, il prezzo vola oltre i 1300 euro.
Il calciatore e seminarista mancato
Sognava di giocare a calcio nel Vicenza e poi ebbe la folgorazione ecclesiastica, ma Carlo Cracco non è mai diventato né un asso del pallone né un prete. Si è invece affermato come star della cucina gourmet e testimonial pubblicitario d’eccellenza. Questi alcuni dettagli della sua proposta nel ristrorante in Galleria a Milano per salutare il 2019: calice di benvenuto, come antipasti insalata tiepida al miso dolce, code di scampi dorate, a seguire alghe, funghi e salsa rosa e poi lenticchie e castagne affumicate con nuvola di latte e caviale siberiano, ravioli di cappone, ostrica, uova di salmone e cardo gobbo, marroni canditi e vaniglia. Netto a pagare Iva inclusa? 400 euro a testa, a cui aggiungere le bevande fino a salire a 600 euro cadauno. Il menu è personalizzabile con tutte le variazioni del caso. Conto compreso.
Quello che: “Non è figo per niente chi umilia le persone al lavoro”
Giorgio Locatelli, alto, elegante, rigoroso e gentile è l’ultimo arrivo tra i Masterchef della tv. Uno che detesta le piazzate e le umiliazioni degli allievi, il che non gli impedisce di manifestare la sua severità. Locanda Locatelli, a Londra, è un tempio dell’alta cucina. Tre le proposte dello chef: insalata d’astice e mele, capesante, cotechino e lenticchie, vegetali alla griglia, radicchio, pinoli e basilico, risotto alla lepre e liquirizia, tagliolini alle ostriche. Si paga a partire da 260 euro a persona. Siamo in Inghilterra, un sano Oh, my gosh ci sta tutto.
Il ragazzo di “Bulagna” diventato una superstar
Bruno Barbieri made in “Bulagna” (termine dialettale per Bologna, dove campeggia il suo ristorante Fourghetti) è l’anima emiliana, schietta, umana ma anche molto esigente di Masterchef Italia. Il suo menu parte giapponese e diventa via via sempre più vicino alla cucina italiana con inevitabili e goderecci rimandi a quella della sua regione di nascita. Qui qualche dettaglio: ramen di terra e mare, uova all’occhio di bue, patate, tartufo bianco, glassa di provola affumicata, tortelloni di ricotta con erbette amare, salsa di cotechino, polvere di pane, spezie e culatello croccante, trancio di carbonaro con caviale, salsa teryaki, granita di lime con ristretto di melograno e frutti rossi, crema di Stracchino, glassa di fichi caramellati, salsa al mascarpone ghiacciato. Sì ma il conto? Si parte da 120 a cranio, si sale veloci con e bevande.