(Foto ufficio stampa Rai)
Pubblicato il: 04/11/2019 21:22
di Antonella Nesi
“Lo so, avevo detto che mi sarei ritirato dalla tv: sono il Matteo Renzi della Rai“. Il grande giorno è arrivato e Rosario Fiorello mantiene la promessa: torna su Rai1 (e su RaiPlay), alle 20.30, con ‘Viva RaiPlay’, il minishow ideato per il lancio del restyling della piattaforma d’intrattenimento via internet della Rai. Alla corte di Fiorello, per un’operazione che la Rai di Fabrizio Salini considera strategica (probabilmente la più strategica del suo mandato), ovvero la concorrenza alle OTT (da Netflix ad Amazon), accorrono non a caso ‘pezzi da novanta’, anagraficamente trasversali: da Raffaella Carrà a Pippo Baudo, da Marco Mengoni a Giorgia, da Amadeus ad Achille Lauro e Calcutta.
Lo show comincia durante il Tg1 e finisce all’interno dei ‘Soliti Ignoti’. il lancio del Tg1 prima della trasmissione trasformato in un assaggio dello show, con Fiorello presenta gli amici che lo porteranno in macchina a via Asiago: Raffaella Carrà al volante e Achille Lauro al suo fianco. “Ma che ci fate voi due insieme?”, chiede Fiorello. “Noi due il lunedì sera andiamo sempre a mangiare una pizza”, dice Raffa. “E poi facciamo una partita a burraco”, aggiunge il rapper. E proprio la ‘strana coppia’ lo deposita davanti al palazzo d via Asiago, sede storica di Radio Rai.
Fiorello incontra Luca Barbarossa, poi saluta Calcutta, sale in ascensore con le costumiste che lo spogliano degli abiti civili e lo rivestono con un completo nero più adatto alla prima serata. Prima dell’ingresso in studio l’incontro con Pippo Baudo, seduto su una poltrona-trono: “Mi devi benedire”, chiede Fiorello. “Io monarca della Rai do il lasciapassare a te, Rosario Fiorello”, scandisce Baudo, con una certa soddisfazione.
L’annuncio dell’ingresso in studio è affidato a Giorgia. “Signore e signori benvenuti alla prima puntata di Viva Rai Play, ma siamo su Rai1” (perché fino all’8 novembre il minishow va in onda anche su Rai1, poi solo su RaiPlay). Spetta alla cantante romana introdurre “il Chiaro Ferragno dell’eleganza, il Mattarella dell’intrattenimento”.
“15 minuti sono intramuscolo televisiva”, si schermisce lui, dopo essere entrato ballando ed aver detto: “Vi giunga un cordiale saluto dall’cartilagine del mio ginocchio destro”. Poi scherza sull’abito e sul cavallo dei pantaloni stretto: “i ballerini hanno il sospensorio, io ho il divisorio”. Dice di essere pronto all’attacco degli hater ma anche a quello dei critici televisivi. Così ipotizza e legge un articolo intitolato “Fiorello, tutto qua?” in cui ogni cosa del suo show è definita banale. Non manca qualche battuta sulla politica, oltre a quella iniziale su Renzi: “Fare una battuta sul Pd è come sparare sulla Croce Rossa. Lo sapete che quelli della Croce Rossa dicono che ‘è come sparare sul Pd’?”.
Poi l’ironia generazionale: Fiorello annuncia che nel manuale dei conduttori è scritto che quando uno non sa cosa fare canta ‘Rose Rosse’ di Massimo Ranieri. Ma quando sta per partire, interviene ‘il vertice Rai’ con una voce fuori campo. “La vuole il direttore di Rai Play”. Fiorello trasloca nella stanza del direttore, lo accoglie un bambino: gli fa presente che ‘Rose Rosse’ è cosa molto “vecchia”. Ma che verrà tollerata in via del tutto eccezionale, a patto che la canti con l’autotune. E Fiorello esegue. Il risultato è esilarante e in fondo la sua missione è portare su RaiPlay il pubblico di Ranieri (che in parte non c’è mai andato) ma anche quello dei giovanissimi amanti del trap e dell’autotune. Lo ‘stacco’ successivo infatti è anche generazionale: entra Marco Mengoni e canta uno dei suoi ultimi successi. Fiorello lo guarda con Calcutta. Poi tutti e tre insieme omaggiano Lucio dalla con ‘Anna e Marco’. La pelle d’oca è assicurata. Ma lo show non finisce qui e anzi deborda nei ‘Soliti Ignoti’.
Nello studio di Via Asiago entra Amadeus e si porta via Fiorello al grido di “Viva RaiPlay”. Baudo benedice anche lui (fatto importate visto che si tratta del prossimo conduttore di Sanremo) e Fiorello ‘trasloca’ dentro i ‘Soliti Ignoti’, dove si intrattiene per qualche minuti fino ad esibirsi in un numero di danza.
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